“Nemiche della dignità e della libertà delle persone”. Fare “memoria è spinta pace per intera Europa”. Casellati, "Ci ricorda che il ripudio della guerra e della violenza è un dovere imprescindibile per la nostra Repubblica"
Stragi
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Claudio Fiore, nipote di Paolo Borsellino e figlio di Rita Borsellino, aveva 22 anni il 19 luglio 1992, giorno dell’attentato in cui persero la vita, proprio sotto casa sua in via D’Amelio, lo zio Paolo e i cinque agenti della scorta. Fiore vive nella campagna di San Miniato in provincia di Pisa: in questa intervista a Toscana Oggi ricorda quei giorni e ci regala un ritratto a tutto tondo dello zio.
L'ex ad di FS e Rfi Mauro Moretti è stato condannato a 5 anni nel processo di appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009. Ci furono 32 morti e un centinaio di feriti
Il messaggio rivolto agli studenti all’incontro ‘Dobbiamo esserne Capaci’: impegno comune a farsi amplificatori e protagonisti attivi della lotta alla mafia. Nessuno resti indifferente, né si volti dall’altra parte
Il 23 maggio 1992 l’attentato di Capaci e pochi mesi dopo, il 19 luglio, quello in via d’Amelio in cui persero la vita i due magistrati, la moglie di Falcone e 8 agenti della scorta. Ripercorriamo quei tragici giorni con il senatore Pietro Grasso, allora collega in magistratura
Angiolo Pellegrini era uno degli uomini di fiducia del giudice Giovanni Falcone: per ricorda quegli anni di inchieste e di arresti eccellenti, di grandi vittorie ma anche di sconfitte. Tanta amarezza emerge quando ricorda quel tragico 23 maggio 1992 quando, nell'attentato, morirono il magistrato e la moglie insieme a 3 uomini della scorta
Il messaggio del Capo dello Stato in occasione del 29° anniversario
Sarebbero 8 bambini e un insegnante le vittime della sparatoria avvenuta in una scuola di Kazan, nella regione del Tatarstan. In ospedale, alcuni dei 32 feriti sono stati ricoverati in gravi condizioni.
“Ricorrono trent’anni dall’immane tragedia che coinvolse il traghetto Moby Prince. Centoquaranta persone, passeggeri ed equipaggio, persero la vita in seguito alla collisione con una petroliera e all’incendio che ne scaturì. Il primo pensiero è rivolto alle vittime, alle tante vite improvvisamente spezzate di adulti e di giovani, e al dolore straziante dei loro familiari, che si protrae nel tempo e ai quali rinnovo la vicinanza e la solidarietà della Repubblica”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il 30° anniversario della tragedia del Moby Prince
Il 10 aprile 1991 nella rada del porto di Livorno il traghetto passeggeri della Navarma appena partito verso Olbia e la petroliera Agip Abruzzo entrano in collisione: nel più grave incidente della marineria italiana muoiono 140 persone
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