Nella giornata di domenica 24 aprile la chiesa latina del centro di Mosul, officiata storicamente dai Padri Domenicani e nota come la «chiesa della Madonna miracolosa» o anche come la «chiesa dell’orologio», è stata devastata con l’uso di esplosivo.
Terrorismo
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Nel secondo anniversario del rapimento delle oltre 270 alunne di Chibok, Amnesty international ha chiesto oggi «che tutte le persone rapite da Boko haram siano rilasciate e tutti coloro le cui vite sono state devastate dal gruppo armato ricevano sostegno e giustizia».
Opinione pubblica e mass media trattano in modo diverso le morti per terrorismo, a secondo del luogo dove avvengono?
Le vistose e clamorose crepe nel sistema di sicurezza belga che sono apparse dopo gli attentati di Bruxelles dimostrano che il terrorismo colpisce più dove può che dove vorrebbe. Da qui l’importanza di un efficiente sistema di prevenzione per arginare e reprimere il fenomeno.
Radicalismo, Islam, Europa. Gli attentati di Bruxelles e Lahore in Pakistan hanno riaperto la discussione sulle radici islamiste del jihadismo. Il terrore miete vittime anche tra i musulmani. Intervista con il giornalista Michele Zanzucchi.
La Commissione nazionale Giustizia e Pace Pakistan «condanna fortemente il tragico attacco contro persone innocenti in un parco pubblico» e chiede al governo di intensificare le misure di protezione verso «le minoranze e le comunità più vulnerabili» e di «eliminare le cause che sono alla radice di questa intolleranza».
Le reti jihadiste in Africa, che fanno capo ad Al Qaeda e Daesh, non vogliono solo provocare lo scontro tra civiltà islamica e occidentale ma anche la destabilizzazione e la caduta di Stati dal passato coloniale, insinuandosi in ogni area di crisi. La risposta? «Investire per il rilancio economico e sociale dei Paesi. La forza militare deve servire solo a creare le condizioni di un vero sviluppo sociale» afferma l'analista del Cesi, Marco Di Liddo.
Un «decalogo» Ue traccia la linea di difesa e di prevenzione contro gli attacchi dell'Isis e il crimine organizzato. Ma, al di là delle parole, servono azioni urgenti ed efficaci e apparati comuni. Perché «i cittadini hanno paura».
«Fai di noi uno strumento della tua pace». Sono le parole di san Francesco di Assisi ad aver accompagnato ieri pomeriggio a Bruxelles la preghiera in memoria delle vittime negli attentati del 22 marzo. Preghiera e silenzio. Così Bruxelles ha deciso di reagire all’orrore seminato dai terroristi.
Il Papa oggi al termine del Regina coeli ha detto:
“Cari fratelli e sorelle,
ieri, nel Pakistan centrale, la Santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana – specialmente donne e bambini – raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festività pasquale. Desidero manifestare la mia vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo crimine vile e insensato, e invito a pregare il Signore per le numerose vittime e per i loro cari. Faccio appello alle Autorità civili e a tutte le componenti sociali di quella Nazione, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza e serenità alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili...".