Terrorismo

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Il Papa oggi al termine del Regina coeli ha detto:

“Cari fratelli e sorelle,

ieri, nel Pakistan centrale, la Santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana – specialmente donne e bambini – raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festività pasquale. Desidero manifestare la mia vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo crimine vile e insensato, e invito a pregare il Signore per le numerose vittime e per i loro cari. Faccio appello alle Autorità civili e a tutte le componenti sociali di quella Nazione, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza e serenità alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili...".

«Ho visitato ogni letto, e ogni vittima di qualsiasi fede. È stato davvero difficile, perché ho visto tanti bambini di appena 4 o 5 anni, cristiani e musulmani, feriti o uccisi da questo terribile attacco». Queste le dichiarazioni di monsignor Sebastian Francis Shah, arcivescovo di Lahore, in esclusiva ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, a seguito dell’attentato avvenuto ieri in un parco del capoluogo della provincia pachistana del Punjab, intorno alle 18.30 locali.

«Vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo crimine vile e insensato». L’ha espressa questa mattina Papa Francesco dopo la recita della preghiera mariana del «Regina Coeli», ricordando che «ieri, nel Pakistan centrale, la Santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana – specialmente donne e bambini – raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festività pasquale».

«Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte, solo un’infinita misericordia può darci salvezza». Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nel messaggio «Urbi et Orbi» per Pasqua (testo integrale).

“I gesti parlano più delle immagini e delle parole”. E Papa Francesco, ancora una volta, si è chinato sui cuori degli ultimi e degli afflitti, lavando i piedi a dodici ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto. Nel pomeriggio del Giovedì santo, inaugurando il triduo pasquale con la messa in Coena Domini, il Pontefice ha incrociato gli sguardi di quanti hanno compiuto passi di paura, in fuga dagli orrori della guerra, e di incertezza per un futuro senza casa e, non di rado, senza affetti. Nel corso della celebrazione, Papa Bergoglio non ha solo evocato il gesto di Gesù che serve, che lava i piedi, ma ha ricordato anche Giuda che vende il Figlio di Dio per trenta denari...

Celebrando la Messa in Coena Domini nel Giovedì santo al Cara di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma, Papa Francesco ha lanciato un forte richiamo alla fratellanza tra tutti i popoli, a tre giorni dagli attentati di Bruxelles. Dietro quegki attentati, ha detto, «ci sono i trafficanti delle armi che vogliono il sangue, non la pace».

Nel corso dell'omelia della Messa crismale, celebrata in Duomo con oltre cento sacerdoti, mons. Franco Agostinelli ha invitato a pregare anche per Elena Maestrini, la studentessa di Bagni di Gavorrano morta nell'incidente in Spagna, rivelando di averla cresimata lui nel 2006, quando era vescovo di Grosseto.