Cresce la violenza in Afghanistan con attentati che spesso colpiscono anche bambini e donne. La preoccupazione di Unicef.
Terrorismo
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La strage di Bologna è «la ferita più profonda nella storia recente della città», una ferita che «chiede giustizia e ci aiuta a essere sensibili, attenti e vicini alle vittime delle tante stragi che ancora provocano tanta sofferenza e morte in diverse parti del mondo». Lo dice l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, nel giorno del 38° anniversario dell’attentato nella stazione della città emiliana in cui persero la vita 85 persone.
Sergio Mattarella, in occasione del 38° anniversario della strage alla stazione ferroviaria di Bologna, ha ricordato l'evento che «straziò 85 vite innocenti, con indicibili sofferenze in tante famiglie, ferendo in profondità la coscienza del nostro popolo»
Sono trascorsi 38 anni da quella mattina del 2 agosto 1980 quando, alle 10.25, nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, venne fatto esplodere un ordigno a tempo.
Allarme dell'Onu: le violenze tra agricoltori (cristiani) e pastori (musulmani) sono una minaccia crescente per la sicurezza nella regione. Nei giorni scorsi i vescovi avevano rinnovato la richiesta di dimissione del presidente.
(Bruxelles) «Siamo fieri di ciò che abbiamo realizzato insieme fino ad ora, ma rimane un lungo cammino da percorrere»: è la conclusione della dichiarazione congiunta Nato-Ue appena diffusa a Bruxelles, in vista del vertice Nato che si terrà domani e dopodomani nella capitale belga dove ha sede l'organizzazione del Trattato nord-atlantico.
«Continuiamo a celebrare la Messa, ma quando lo facciamo tutto il perimetro della parrocchia è circondato da militari armati. Nonostante la paura, la gente ha una grande fede e continua a venire in chiesa. La parrocchia a Bangui ha una popolazione di circa 50mila abitanti. Ogni domenica a Messa partecipano tra 2000 e 2500 persone». Lo racconta Moses Otii Alir, 38 anni, missionario comboniano originario di Kotido, in Uganda, parroco di Nostra Signora di Fatima dal 2013.
Ad un anno dalle elezioni europee nuovo sondaggio di Eurobarometro. La fiducia nell'Unione e nell'euro sarebbero in aumento, almeno in 15 stati. La sfida più grande è attualmente l'immigrazione.
La comunità cattolica di Liegi è sotto choc e si stringe in preghiera. Questa mattina un 36enne, Benjamin Herman, ha ucciso due poliziotte e una passante nel centro di Liegi. Una messa in memoria delle vittime verrà celebrata nella chiesa dei Benedettini che si trova a Boulevard d'Avroy, proprio nel luogo della sparatoria, mentre alle 20 l'arcivescovo di Liegi, Jean-Pierre Delville, parteciperà alla preghiera della Comunità di Sant'Egidio nella chiesa di san Bartolomeo, Place Saint-Barthélemy.
Appelli alla calma e all'unità del Paese si stanno succedendo in queste ore da parte dei vescovi indonesiani, dopo gli attentati terroristici compiuti tra ieri e oggi da una famiglia kamikaze (padre, madre e quattro figli minorenni, di cui la più piccola di 8 anni è sopravvissuta e ricoverata in ospedale) a tre chiese, un appartamento e alla sede della polizia nella città di Surabaya, la seconda città più grande dell'Indonesia, nell'isola di Giava.