Il comunicato finale sui lavori della Conferenza episcopale toscana riunita all'Eremo di Lecceto lo scorso lunedì 28 gennaio. Si muovono i primi passi per organizzare l’omaggio alla tomba del Patrono d’Italia, che si svolgerà in ottobre. I Vescovi toscani si uniscono all’invito della Cei per una purificazione dei linguaggi da espressioni incattivite e rancorose: «Evitare parole e atteggiamenti di esclusione». Mons. Italo Castellani sarà assistente regionale Unitalsi
Tribunale ecclesiastico
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Nell'odierna udienza al Tribunale della Rota Romana in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario, Papa Francesco ha incentrato la sua riflessione sull'unità e la fedeltà all'interno del vincolo coniugale e ha invitato ad una «triplice preparazione» al matrimonio.
Incontrando ieri pomeriggio in Laterano i partecipanti al corso di formazione su matrimonio e famiglia, Francesco ha auspicato un «catecumenato permanente» per le coppie, esortando ad aiutare quanti entrano in crisi nel riscoprire la grazia del Sacramento, ma offrendo in certi casi anche indicazioni per intraprendere un processo di nullità.
Nel «Dies annualis» si è parlato del servizio di «consulenza previa» che le diocesi devono offrire a chi pensa di aprire un processo canonico dopo il fallimento del proprio matrimonio. Il Vicario giudiziale mons. Malpelo: «In Toscana ogni anno migliaia di coppie che si separano. Persone che devono essere aiutate a superare i dubbi sulla propria situazione coniugale».
«Promuovere una preparazione differenziata, soprattutto accademica, delle diverse figure chiamate ad operare nei tribunali ecclesiastici, oppure che sono coinvolte nella consulenza matrimoniale e familiare per la quale si richiede anche una preparazione adeguata». È l'obiettivo dell'Istruzione della Congregazione per l'educazione cattolica sugli studi di diritto canonico alla luce della riforma del processo matrimoniale.
Un lettore ci scrive a proposito di come viene applicata in alcune diocesi l'esortazione di Papa Francesco «Amoris laetitia» a riguardo dei sacramenti ai divorziati risposati o che convivono more uxorio. Risponde padre Francesco Romano, docente di Diritto canonico alla facoltà teologica dell'Italia centrale
«Di fronte alle questioni più spinose che riguardano la missione evangelizzatrice e la salvezza delle anime, è importante che la Chiesa recuperi sempre più la prassi sinodale della prima comunità di Gerusalemme». Lo ha ricordato questa mattina Papa Francesco ricevendo in udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, in Vaticano, i partecipanti al corso promosso dal Tribunale della Rota Romana sul tema «Il nuovo processo matrimoniale e la procedura Super Rato».
Non solo incontri e percorsi di formazione. Anche progetti di studio e l'avvio del «ponte giuridico-pastorale» auspicato dal Papa per accogliere e accompagnare nel discernimento le persone ferite dal fallimento del proprio matrimonio e desiderose di verificarne la validità. Sono alcuni frutti dell'esortazione apostolica di Francesco a oltre un anno dalla sua pubblicazione.
Nell’attività del Tribunale ecclesiastico regionale Etrusco sono evidenti i cambiamenti portati dal «Mitis iudex», il motu proprio con cui Papa Francesco ha riformato, nel 2015, il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio.
Allo studio del C9, in questi giorni, «anche la selezione e formazione del personale al servizio della Santa Sede, laici e chierici». Lo ha reso noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burk, durante il briefing di oggi.