«A distanza di un anno dal tragico crollo del Ponte Morandi Genova è qui, e con noi prega per le vittime, angeli della nostra città. Li pensiamo nella luce, tra le braccia di Dio; e con gli occhi della fede li vediamo affacciarsi dalla finestra del cielo mentre pregano per i loro cari, per tutti noi: Genova non li dimenticherà mai». Inizia con queste parole l’omelia che il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha pronunciato questa mattina durante la messa celebrata in Valpolcevera nel primo anniversario del crollo del Ponte Morandi.
Angelo Bagnasco
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«Una svolta per Genova, un momento atteso, vissuto con una prospettiva di rinascita; c'è stata una demolizione necessaria e questo significa poter procedere verso la ricostruzione che tutti speriamo e attendiamo, perché la città possa ricongiungersi e tutte le vie di comunicazione possano riprendere per il bene della gente, del lavoro, della viabilità». Così l'arcivescovo di Genova, il card. Angelo Bagnasco, ha commentato l'implosione delle pile 10 e 11 del viadotto Morandi avvenuta questa mattina nel capoluogo ligure.
Favorire «trasformazioni equilibrate» delle chiese dismesse, «e consone» al carattere di queste architetture. E' l'auspicio di mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nel saluto al convegno «Dio non abita più qui?», promosso oggi e domani presso la Pontificia Università Gregoriana da Pontificio Consiglio della cultura, Ufficio nazionale per i beni ecclesiastici e l'edilizia di culto della Cei, e dallo stesso Ateneo.
Al Seminario Europeo promosso da Rinascita Cristiana e dai movimenti di impegno culturale di Francia, Belgio e Portogallo, anche l’invito del card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ad «assumere atteggiamenti inclusivi, in una società sempre più escludente che caratterizza alcuni territori d’Europa e l’Italia, in questo momento, in modo marcato».
Per osservare il Tempo del Creato e alla vigilia della preghiera ecumenica per il creato di Assisi intitolata «Camminando insieme verso la Cop24» (31 agosto - 1° settembre 2018) la Conferenza delle Chiese europee (kek) e il Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee) chiedono ai cristiani e alle loro comunità di pregare e di prendersi cura del creato.
«Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati». Lo ha detto stamani l’arcivescovo di Genova, card. Angelo Bagnasco, nell’omelia (testo integrale) dei funerali di Stato di 18 delle 41 vittime del crollo del ponte, che ha presieduto nella fiera della città ligure.
Nel pomeriggio del 15 agosto, al termine della recita dei Vespri nella Basilica di Carignano per la solennità dell'Assunzione di Maria al Cielo, il cardinale Angelo Bagnasco si è recato all'Ospedale San Martino di Genova per fare visita ad uno dei superstiti del crollo del Ponte Morandi e per rendere omaggio alle vittime e ai familiari, radunati nelle camere mortuarie del nosocomio genovese.
Il bilancio della visita del Papa a Genova nelle parole del «padrone di casa», l'arcivescovo Angelo Bagnasco: «Non dimenticheremo mai».
Nella cattedrale di Genova il Papa ha incontrato il clero, i seminaristi, i religiosi, i collaboratori laici della Curia e i rappresentanti delle altre confessioni. Anche qui ha parlato a braccio (discorso integrale), soffermandosi sulla figura del sacerdote. In apertura la preghiera per i copti uccisi ieri in Egitto.
L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve succede al cardinale Angelo Bagnasco alla guida della Cei. La nomina giunta in mattinata da Papa Francesco. Il neo presidente ha affermato: «Il mio primo pensiero riconoscente va al Santo Padre per il coraggio che ha mostrato nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita».