«La lebbra del male sta alla porta dell'anima, cerca ogni occasione per insinuarsi, si presenta con panni non solo seducenti ma spesso anche legittimi e buoni». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, commentando durante l'omelia celebrata oggi nella Basilica inferiore di Assisi il brano evangelico dell'incontro di Gesù con i lebbrosi.
Angelo Bagnasco
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Pubblichiamo il testo integrale della prolusione pronunciata dal presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco, in apertura dell'Assemblea dei vescovi italiani (Assisi 10-13 novembre 2014).
«È irresponsabile indebolire la famiglia, creando nuove figure per scalzare culturalmente e socialmente il nucleo portante della persona e dell'umano». È il monito che viene dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che nella prolusione (testo integrale) con cui ha aperto, oggi pomeriggio ad Assisi, i lavori della 67ª Assemblea generale dei vescovi».
Il cardinale Angelo Bagnasco ha guidato la visita del vertice Cei nei Territori palestinesi dopo il conflitto con Israele. Un autentico pellegrinaggio tra le macerie delle 60mila abitazioni distrutte. Dappertutto bambini (tanti orfani) e giovani. L'abbraccio con la piccola comunità cattolica della parrocchia della Sacra Famiglia. Gli incontri nell'ospedale giordano e nella scuola del Patriarcato latino,
«Nelle visite compiute in Italia, così come negli incontri con le persone, ho potuto toccare con mano la situazione di tanti giovani disoccupati, in cassa-integrazione, precari. Ma questo non è solo un problema economico, è un problema di dignità». Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio ai partecipanti al convegno «Nella precarietà la speranza», promosso dalla Cei a Salerno e aperto questo pomeriggio alla presenza di oltre 350 delegati diocesani.
Intervistato da Radio Vaticana il presidente dei vescovi italiani parla dei temi al centro del Sinodo sulla famiglia.
Una lettera sulla recente alluvione di Genova, che ha mostrato come la lezione di quanto avvenuto tre anni fa sia servita a ben poco.
Dopo la nuova alluvione che nei giorni scorsi ha colpito Genova, adesso è «l'ora della preghiera, della solidarietà, della giustizia». Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell'omelia pronunciata ieri mattina durante la Santa Messa per i colpiti dall'alluvione che ha celebrato nella chiesa dei Diecimila Martiri Crocifissi, vicino a Borgo Incrociati, una delle zone maggiormente colpite dove ha anche perso la vita Antonio Campanella.
“Esprimo la mia vicinanza a tutte le persone che sono state colpite da questa nuova esondazione, a cominciare dai parenti della vittima per cui prego e chiedo di pregare”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha espresso ieri la sua solidarietà attraverso i microfoni di Tv2000 a proposito dell’alluvione che ha colpito Genova.
«Esprimo la mia vicinanza a tutte le persone che sono state colpite da questa nuova esondazione, a cominciare dai parenti della vittima per cui prego e chiedo di pregare». Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha espresso la sua solidarietà attraverso i microfoni di Tv2000 a proposito dell’alluvione che ha colpito Genova.