«Sono grato e commosso per la telefonata affettuosa che ho ricevuto da Papa Francesco il 23 aprile scorso per dirmi la sua solidarietà e il suo disappunto per gli attacchi rivoltimi a proposito dell'appartamento, del quale era informato fin dal giorno in cui mi è stato attribuito».
Tarcisio Bertone
Ultimi contenuti per il percorso 'Tarcisio Bertone'
Il Papa ha ringraziato il cardinale Tarcisio Bertone per il lavoro svolto in questi anni, nel corso di una cerimonia in segreteria di stato per il passaggio delle consegne. Il nuovo segretario di stato, mons. Pietro Parolin, si insedierà nelle prossime settimane. Papa Francesco ha elogiato il lavoro del cardinale Bertone nei lunghi anni di servizio alla Chiesa, evidenziando la caratteristica tutta salesiana del suo operare, in spirito di fedeltà e con creatività. Con un messaggio su Twitter è stato ricordato oggi il passaggio di consegne. Papa Francesco sempre oggi ha ribadito l'importanza dell'unità nel servizio al Vescovo di Roma e Successore di Pietro, per il bene e l'unità di tutta la Chiesa.
«È giunto il momento per Lei, caro Fratello, di ‘passare il testimone' nel servizio di Segretario di Stato». Comincia così la lettera inviata oggi da Papa Francesco al cardinale Tarcisio Bertone, che oggi termina ufficialmente il suo servizio di segretario di Stato e lascia il posto al successore, monsignor Pietro Parolin, nominato dal Papa nuovo segretario di Stato il 31 agosto scorso. «Desidero unirmi spiritualmente a Lei nel rendere grazie a Dio per tutto il bene che Le ha permesso di compiere in questo ruolo così delicato e impegnativo», prosegue il Papa, che esprime al card. Bertone «viva gratitudine per la sollecitudine con cui si è prodigato in questi sette anni», anche «a nome dell'amato Benedetto XVI, che La chiamò da Genova, dove era arcivescovo, a tornare a Roma e le affidò l'incarico di suo Segretario di Stato a partire dal 15 settembre 2006, e quindi anche di Camerlengo di Santa Romana Chiesa».
«Sette anni di lavoro intenso, vissuti con grande generosità e spirito di servizio»: così Papa Francesco definisce il periodo del card. Bertone da segretario di Stato, e aggiunge: «Anche io ho potuto avvalermi ancora, fino ad oggi, della sua esperta collaborazione. Papa Francesco esprime, inoltre «in modo particolare» il suo «apprezzamento» nei confronti del porporato: «La sua fedeltà allo spirito di Don Bosco, lo spirito salesiano, che lei ha saputo conservare e testimoniare pur essendo assorbito dalle molteplici incombenze connesse al compito di coadiuvare il Successore di Pietro». «Con l'intraprendenza e l'amore al Papa che caratterizzano i figli di San Giovanni Bosco - scrive il Papa - lei ha svolto sempre con dedizione il suo compito di guida nei rapporti internazionali della Santa Sede, così importante nell'esercizio del ministero del vescovo di Roma. Allo stesso tempo, non si è risparmiato per portare il magistero pontificio e la Benedizione apostolica in ogni dove: Paesi, diocesi, parrocchie, università, istituzioni, associazioni».
Alle otto di sera del 28 febbraio, ora di Roma, le Guardie Svizzere hanno lasciato il palazzo pontificio di Castelgandolfo e il portone del palazzo stesso è stato chiuso. È così iniziata ufficialmente la Sede Vacante. Nello stesso momento, in Vaticano, si è riunita per la prima volta la Camera Apostolica, che deve ora provvedere alle varie funzioni previste dalle norme in caso di Sede Vacante. Il cardinale Tarcisio Bertone, entrato nelle sue funzioni di Camerlengo, ha provveduto a mettere i sigilli all'appartamento papale. Al Camerlengo è affidata la gestione delle questioni quotidiane della Chiesa in questo periodo, con l'ausilio di tre cardinali attraverso un sistema di rotazione degli incarichi.
Uno «speciale invito alla preghiera, in questo periodo particolare per la vita della Chiesa». A rivolgerlo ai monasteri di vita contemplativa è oggi il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, in una lettera inviata in sette lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco), «mentre tutta la Chiesa segue con trepidazione gli ultimi giorni del luminoso pontificato» di Benedetto XVI e «attende la venuta del Successore» che i cardinali riuniti in Conclave, «guidati dall'azione dello Spirito Santo, sceglieranno, dopo aver scrutato insieme i segni dei tempi della Chiesa e del mondo».
«In questi anni, il suo magistero è stato una finestra aperta sulla Chiesa e sul mondo, che ha fatto filtrare i raggi della verità e dell'amore di Dio, per dare luce e calore al nostro camino, anche e soprattutto nei momenti in cui le nubi si addensano nel cielo». È l'indirizzo di omaggio al Papa, rivolto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, al termine della Messa nella basilica di San Pietro per il Mercoledì delle Ceneri.
«Passare per la porta stretta» significa «proporre una parola autorevole anche su questioni che attengono all'ordine sociale e politico, quando sono in gioco i valori fondanti della convivenza civile e la stessa fedeltà al Vangelo spinga a non rimanere muti». Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, parafrasando il titolo del volume del card. Bagnasco, «La porta stretta», presentato questo pomeriggio a Roma.
Nell'omelia il cardinale Tarcisio Bertone ha sottolineato che l'armonia, la giustizia e la pace non sono pienamente raggiungibili senza l'adesione a Dio. VIDEO
Al centro del colloquio, il ruolo dell’Osce e della sua Assemblea parlamentare per la tutela dei diritti umani ed in particolare della libertà religiosa
L'omelia del Segretario di Stato nella Messa di apertura della XXVII Conferenza internazionale del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari sul tema «L'Ospedale, luogo di evangelizzazione: missione umana e spirituale»