Una adorazione eucaristica in segno di riparazione del furto sacrilego delle ostie consacrate. È questo il «gesto pubblico» che il vescovo di Prato Giovanni Nerbini vuole fare per «ripristinare il senso dell’Eucarestia» dopo il gravissimo fatto avvenuto venerdì scorso, 27 gennaio, nella basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, quando un uomo ha rubato una pisside d’argento contenente più di cinquanta particole.
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Il vescovo di Prato Giovanni Nerbini ringrazia i Carabinieri «per tutto l’impegno che hanno profuso nel risolvere nel minor tempo possibile il gravissimo fatto avvenuto nella basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci.
Nella cappella del sacro cingolo celebrazioni in preparazione alla Natività di Maria giovedì al mattino solenne pontificale in cattedrale e a sera corteggio e ostensione
È la festa mariana per eccellenza, tanto che per secoli - e ancora oggi - la solennità dell’Assunzione della Madonna, che si celebra il 15 agosto, a Prato viene chiamata semplicemente «Santa Maria».
Il vescovo Giovanni Nerbini questa mattina ha visitato il cantiere di restauro della facciata del Duomo di Prato. Il Presule è salito sui ponteggi e ha potuto ammirare da vicino capolavori come il pulpito di Donatello e l'elegante robbiana posta proprio sopra la porta d'ingresso della cattedrale.
Carissimi pratesi, due anni e passa di pandemia da Covid e poi quando sembrava di tornare alla normalità la guerra alle porte di casa. Tante sono le persone in affanno, molti i giovanissimi che soffrono di ansia, insicurezza, precarietà. Cosa proporre? Che augurio rivolgere?
«Gesù, donaci la pace, illumina le nostre vite, non farci perdere la speranza, abbraccia il nostro dolore e quello di tante famiglie come la nostra». Nonna Nadia traduce così dall’ucraino la preghiera letta con un filo di voce dalla nipotina.
Carissimi, le notizie che ascoltiamo più frequentemente in questi giorni sono spesso tristi a cominciare dalla nuova ondata di contagiati dal virus fino a giungere alla violenza sulle donne ed agli incidenti mortali nei luoghi di lavoro.
Il vescovo Giovanni Nerbini ha scritto una lettera indirizzata a tutti i fedeli e ai sacerdoti della diocesi di Prato a seguito della dolorosa vicenda che vede coinvolto don Francesco Spagnesi. La richiesta è quella di darne lettura durante le celebrazioni che si terranno domenica nelle chiese pratesi.
«Dolore e sgomento»: il vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini esprime così il suo stato d’animo alla notizia dell’arresto ai domiciliari di don Francesco Spagnesi, ex parroco dell’Annunciazione alla Castellina.
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