Nella prima domenica della “zona rossa” in Toscana, monsignor Nerbini ha voluto celebrare la Messa nella cappella dell’ospedale, pregando così per tutti i malati e per quanti – medici, infermieri, oss, personale amministrativo – sono impegnati sulla prima linea del Covid e delle altre patologie
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«Per non sprecare la crisi nata dalla pandemia, bisogna creare nuovi patti di prossimità». È questo l’impegno che il vescovo Giovanni Nerbini prende a nome della Chiesa di Prato con Papa Francesco, in una lettera di saluto e ringraziamento inviatagli in occasione del quinto anniversario della sua visita alla città.
Ci avviciniamo alla Festa di Tutti i Santi e alla Commemorazione dei fedeli defunti. Quest’anno, a causa delle restrizioni anti Covid, ci sono alcune significative novità riguardo alle celebrazioni.
Torna il catechismo, ovviamente in piena sicurezza, nelle parrocchie della Diocesi di Prato. Domani, sabato 3 ottobre, il vescovo Giovanni Nerbini incontrerà i catechisti: l'appuntamento è alle 9,30 in San Domenico. Prima ci sarà un momento di formazione e alle 11 verrà celebrata la messa e sarà consegnato il mandato ai catechisti.
Chiesa di Prato a convegno per iniziare il nuovo anno pastorale. In questi giorni il vescovo Giovanni Nerbini ha inviato la convocazione ai sacerdoti e ai diaconi, ai religiosi, ai membri dei consigli pastorali e agli appartenenti delle associazioni laicali. Ma tutti i fedeli della comunità diocesana sono invitati a partecipare alle due serate in programma martedì 22 e mercoledì 23 settembre alle ore 21,15 nella chiesa di San Domenico. Viste le norme anti Covid che richiedono la riduzione degli spazi per consentire una adeguata distanza tra i partecipanti si potranno seguire i lavori del convegno anche dal chiostro di San Domenico e su Tv Prato, che trasmetterà in diretta le due serate.
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