Martedì scorso è morto Safouh Al-Mosleh, membro del Comitato Centrale di Caritas Siria, rappresentante della comunità greco-cattolica. E’ stato ucciso da una bomba da mortaio caduta nel suo appartamento a Farhat Square, ad Aleppo, zona simbolo della cristianità dove ci sono tre cattedrali: greco-cattolica, armena e maronita.
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Un parcheggio custodito per le biciclette in centro storico, ma anche una officina per la riparazione e una possibilità di lavoro per persone in difficoltà. È il Bicipark, il nuovo servizio aperto dall’associazione Insieme per la famiglia onlus (nata in seno alla Caritas diocesana) in collaborazione con il Cesvot, che ieri pomeriggio è stato presentato ufficialmente alla città.
«C’è la speranza di far tornare i rifugiati nello loro case, ma le distruzioni sono enormi». È quanto afferma padre Evaristus Bassey, direttore di Caritas Nigeria, in questi giorni a Roma per la riunione promossa da Caritas Internationalis sul dramma del milione di rifugiati e sfollati causati dalle violenze di Boko Haram.
Le prime trivellazioni sono iniziate due mesi fa, a gennaio, e hanno permesso di arrivare all’acqua. E il paese di Stelingi in Tanzania, stremato dalla mancanza del bene primario per eccellenza, ringrazia Prato.
A quasi un anno e mezzo dal precedente il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile ha pubblicato il 16 marzo scorso l'atteso Bando per la selezione di 29.972 volontari da impiegare in progetti di Servizio civile nazionale in Italia e all'estero. Per candidarsi i giovani hanno tempo fino alle ore 14:00 del 23 aprile prossimo.
Sono circa 1.700.000 i profughi ucraini, di cui 1 milione nel resto dell'Ucraina e oltre 700.000 nei Paesi confinanti, in particolare Russia e Bielorussia.
Durante il 2014 un milione di nigeriani sono fuggiti dagli attacchi del gruppo islamista Boko Haram in altre zone del Paese. Chiesa e organizzazioni umanitarie forniscono alloggio, cibo e cure sanitarie ma non è sufficiente. Hanno urgente bisogno di aiuto: è l'appello della rete Caritas, impegnata nell'assistenza agli sfollati in Nigeria, Niger, Ciad e Camerun.
La Caritas ricorda in una nota don Giuseppe Pasini, morto oggi a Padova.
Tre docce, ricavate in un'ala ristrutturata nel marzo 2010 dell'edificio che a Pisa ospita anche il Centro d'Ascolto Caritas, e che nel 2014 hanno consentito di lavarsi gratuitamente a 192 persone per un totale di 1.575 docce effettuate nell'arco di dodici mesi.
Anche il cibo che avanza nelle mense regionali (Novoli, via Alderotti e consiglio regionale), così come accade già nelle mense universitarie di Pisa e come presto accadrà anche in quelle di Firenze e Siena, non sarà smaltito ma verrà distribuito, attraverso Banco Alimentare e Caritas, ai più bisognosi.