«Il modo migliore per ripensare al Convegno di Firenze e per dargli attuazione concreta è farlo alla luce del trinomio che voi stessi, riprendendo il discorso del Papa, avete posto a tema. Umiltà, disinteresse e beatitudine: sono i tre atteggiamenti che hanno segnato la vita di Gesù e che tracciano il percorso che siamo chiamati a seguire, in fedeltà al mandato cristiano e al pressante invito di Papa Francesco». Lo ha detto, ieri sera, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervenendo in un incontro sul dopo Firenze, promosso dal Centro San Lodovico, con il vicariato del Valdarno Aretino della diocesi di Fiesole e l’Azione Cattolica diocesana, alla Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi.
Firenze 2015
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Si è concluso ieri a Verona la quinta edizione del Festival della Dottrina sociale. Nel suo intervento il Segretario generale della Cei ha parlato del momento particolare della Chiesa italiana, dopo il Convegno di Firenze.
Il Convegno della Chiesa cattolica italiana, svoltosi a Firenze la settimana scorsa, si era appena concluso quando, a Parigi, venivano uccise molte, troppe persone innocenti a opera di terroristi islamici. La gioia per la riuscita di un evento davvero importante, promettente e nuovo per i cattolici e per l’Italia tutta si è unita all’orrore per un massacro ispirato a motivazioni pseudo-religiose. Ma la concomitanza temporale dei due eventi non è priva di significato.
Al termine dei lavori del Convegno ecclesiale nazionale abbiamo raccolto commenti estremamente positivi. «Quello che mi porto a casa – afferma Paola Fratini, delegata di Fiesole – è l’immagine di una Chiesa che abbraccia tutti: al suo interno e al suo esterno».
Il nuovo umanesimo che nasce dall’incontro con Gesù Cristo è al tempo stesso incarnato e trascendente, solo così può toccare corpo e anima. E al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze la scelta di uno stile comunicativo all’insegna della concretezza e della condivisione è stata decisiva. Chiara Giaccardi: «Ha azzerato le distanze ed è stato metodo, contenuto, prospettiva».
«Ho potuto apprezzare la totale dedizione di Papa Francesco alla gente: dare attenzione a tutti, avere un sorriso per tutti. Lo Spirito Santo lo sostiene, altrimenti non sarebbe possibile fare quello che fa». Così il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha ripercorso stamani incontrando i giornalisti la giornata che Papa Francesco ha trascorso a Firenze martedì scorso, in occasione del Convegno ecclesiale nazionale.
«Quello fatto insieme è stato un cammino sinodale». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, concludendo i lavori del quinto Convegno ecclesiale nazionale, svoltosi a Firenze sul tema: «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo» (testo integrale).
Pubblichiamo il testo integrale dell'intervento con cui il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha concluso oggi il 5° Convegno ecclesiale nazionale, tenutosi a Firenze (9-13 novembre 2015).
Toscana Oggi presenta in esclusiva le immagini raccolte dagli operatori della Caritas durante il pranzo di Papa Francesco alla Mensa di San Francesco Poverino, durante la sua visita a Firenze del 10 novembre 2015
Un pranzo familiare, come avviene ogni giorno in questa mensa dove tra i commensali si crea, col tempo, amicizia e confidenza. Un pranzo gioioso, intervallato ogni tanto dal grido «Viva Francesco». Ecco, in esclusiva per Toscana Oggi, anche le foto scattate durante tutto il pranzo.