«La preghiera del Rosario non ci allontana dalle preoccupazioni della vita; al contrario, ci chiede di incarnarci nella storia di tutti i giorni per saper cogliere i segni della presenza di Cristo in mezzo a noi». Lo ha detto il Papa, nella meditazione che ha concluso la Veglia di preghiera per il Giubileo mariano, sabato sera in piazza San Pietro.
Madonna
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Il mese di maggio ci suggerisce di andare a scoprire le Porte della misericordia aperte nei luoghi dedicati alla Vergine, da raggiungere magari a piedi con un breve pellegrinaggio.
Una giornata intensa, trascorsa nel segno del manto della Madre della Misericordia. Nella solennità dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, dopo una mattinata densa di emozioni per l’inaugurazione del Giubileo straordinario, Papa Francesco si è recato in piazza di Spagna per l’omaggio all’effige mariana. Ai piedi della Fanciulla di Nazareth, il Pontefice ha pregato per quanti sentono più duro il cammino dell’esistenza: le famiglie, con le loro gioie e fatiche; gli anziani; gli ammalati; i carcerati, quanti “sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro”.
«Vergine Maria, in questo giorno di festa per la tua Immacolata Concezione, vengo a presentarti l’omaggio di fede e d’amore del popolo santo di Dio che vive in questa città e diocesi». Ha esordito così Papa Francesco, oggi pomeriggio in piazza di Spagna, nella sua preghiera alla Madonna in occasione del tradizionale atto di venerazione all’Immacolata in una piazza gremita di fedeli. Presenti anche malati e disabili, oltre 100 quelli accompagnati dall’Unitalsi.
«L’Immacolata Concezione significa che Maria è la prima salvata dall’infinita misericordia del Padre, quale primizia della salvezza che Dio vuole donare ad ogni uomo e donna, in Cristo». Con queste parole, durante l’Angelus che ha fatto seguito alla Messa e al rito di apertura della Porta Santa, il Papa ha sintetizzato la festività liturgica di oggi.
Maria è la prima salvata dalla misericordia del Padre. Lo ricorda Papa Francesco all’Angelus nella solennità dell’Immacolata Concezione, sottolineando che questa festa comporta l’accogliere Dio e la sua grazia misericordiosa nella nostra vita; diventare a nostra volta artefici di misericordia mediante un autentico cammino evangelico. Una festa che è per tutti noi “se – evidenzia - con i nostri “sì” quotidiani, riusciamo a vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta la vita dei nostri fratelli, a donare loro speranza, asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia”. E’ la chiamata ad essere “portatori di Cristo e testimoni del suo amore” verso chi ha bisogno.
Gli eventi drammatici di Parigi, lo scorso 13 novembre, ci hanno reso consapevoli del peso e delle conseguenze di questa «guerra mondiale a pezzi» che da due decenni sta incidendo profondamente e drammaticamente nella storia del mondo e nella vita quotidiana di un numero crescente di persone. Una scuola di odio che accresce la sua incisività via via che ci si addentra – nella mancanza di prospettive sul piano internazionale – nella spirale della violenza e delle rappresaglie. Una scuola purtroppo estremamente persuasiva.
Risponde padre Valerio Mauro, docente di Teologia sacramentaria alla Facoltà teologica dell'Italia centrale.
Nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, Papa Francesco all’Angelus ha pregato affinché la Madre di Dio «rivolga a noi i suoi occhi misericordiosi, ci rischiari la strada, ci indichi la meta, e ci mostri Gesù». Erano 61 anni che l’Angelus dell’Assunto non veniva recitato in piazza San Pietro. Il pensiero del Papa è andato, in particolare, alla popolazione della città cinese di Tianjin, dove alcune esplosioni nell’area industriale hanno causato, nei giorni scorsi, numerose vittime e ingenti danni.
Da 61 anni nessun Papa si era più affacciato alla finestra più celebre del mondo, il giorno dell’Assunta. Lo fa Papa Francesco e le sue sono le parole di un figlio verso la Madre amata e un inno alla “piena di grazia” che, come narra il Vangelo della solennità dell’Assunzione, è Colei che ha creduto alla promessa di Dio diventando Madre di ogni uomo. “La nostra vita, vista alla luce di Maria assunta in Cielo, non è – ha affermato il Papa – un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio” verso una “meta sicura: la casa del nostro Padre, che ci aspetta con amore”.