Natale

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«Grazie di essere venuti, molti anche con i familiari. Buon Natale a tutti! Mi è piaciuto salutare le famiglie, ma il campione è la bisnonna: 93 annui, con la figlia che è nonna, con i genitori e due bambini…». Il Papa ha cominciato l'udienza concessa oggi ai dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, con le loro famiglie, parlando a braccio in Aula Paolo VI, dopo averne percorso il corridoio centrale soffermandosi a lungo con molti di loro.

Anche se la guerra continua ancora in alcune zone del paese, non mancano in Siria «i primi segni» di una pace prossima. Tra questi «intere città, come Aleppo, che hanno trovato pace e sicurezza». È quanto si legge nel messaggio di Natale di mons. Jean-Clément Jeanbart, arcivescovo di Aleppo dei greco-melkiti, dove viene tracciato un bilancio delle attività pastorali e umanitarie del 2018. 

Sono 500 i permessi accordati dalle autorità israeliane ai cristiani palestinesi di Gaza per uscire dalla Striscia e recarsi per le feste di Natale a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Ma di questi solo 200 sono stati effettivamente rilasciati. È quanto fonti della chiesa gazawa hanno dichiarato oggi al Sir.

Ricevendo oggi in udienza promotori, organizzatori e artisti del Concerto di Natale, che avrà luogo domani, sabato 15 dicembre, in Vaticano, Papa Francesco ha sottolineato come il Natale ci inviti a riflettere sulla «situazione di tanti uomini, donne e bambini del nostro tempo - migranti, profughi e rifugiati - in marcia per fuggire dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici».