Lasciamoci riscaldare il cuore dalla tenerezza di Dio che si è fatto bambino: è stato questo l’invito che Papa Francesco ha rivolto nel suo primo Messaggio natalizio in occasione della Benedizione «Urbi et Orbi» pronunciato dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, davanti a circa 70mila le persone presenti in Piazza San Pietro.
Natale
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"Non temete! Il nostro Padre è paziente, ci ama, ci dona Gesù per guidarci nel cammino verso la terra promessa. Egli è la luce che rischiara le tenebre. Egli è la nostra pace". Nel suo primo Natale da Vescovo di Roma, Papa Francesco pronuncia parole rassicuranti e cariche di speranza. Nel mondo regna il silenzio, mentre, ancora una volta, fiorisce nella storia dell'uomo il miracolo di un Dio che, "fedele al suo patto e alle sue promesse", dona "il suo Figlio come nostro fratello, come luce nelle nostre tenebre".
Se il nostro tempo può essere definito «tenebroso», tanto più abbiamo bisogno della luce che viene dal Natale. Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze nella Messa della notte, celebrata in cattedrale.
Oggi pomeriggio, alla presenza del presidente del Governatorato, cardinal Giuseppe Bertello, sulle note di “‘O Sole mio”, è stato inaugurato il presepe di piazza San Pietro, donato a Papa Francesco dall’arcidiocesi di Napoli.
Stamattina l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori ha celebrato la santa messa natalizia per i detenuti del carcere di Sollicciano.
Nonostante il muro israeliano che la circonda, separandola da Gerusalemme, e che la rende una prigione a cielo aperto, l'accoglienza e l'ospitalità della città è grande. Padre Nerwan Nasser Al-Bann, francescano di origine irachena, è parroco da soli due mesi della piccola comunità: «I pellegrini sono il segno tangibile della vicinanza della Chiesa universale al piccolo gregge che vive in Terra Santa».
In un momento di smarrimento, di precarietà e di perdita di fiducia, l'augurio del cardinale Betori è che «i credenti credano davvero al Natale, e credendo nel Natale diventino capaci di una testimonianza che arricchisce tutti. E che tutti anche con l'apporto dei credenti possano ritrovare fiducia nel futuro». Sono queste le parole che il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha rivolto alla città questa mattina nel consueto incontro con i giornalisti che precede il Natale.
Da quello «da record» di Cigoli a quello nel bosco sulle Apuane, da quelli viventi a quelli artistici. Durante le feste natalizie non mancano
le occasioni per vedere la Natività rappresentata in mille modi diversi.
In una piazza San Pietro vestita per le feste, Papa Francesco ha invitato tutti a riflettere sul Natale come "festa della speranza, che supera l'incertezza e il pessimismo". Dio, infatti, "è con noi e si fida ancora di noi" e "sceglie la terra come sua dimora per stare insieme all'uomo e farsi trovare là dove l'uomo trascorre i suoi giorni nella gioia e nel dolore".
«Dio è con noi, Dio si fida ancora di noi». Con queste parole il Papa, nella catechesi dell'ultima udienza generale del 2013, ha riassunto il mistero del Natale, «festa della fiducia e della speranza, che supera l'incertezza e il pessimismo».