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Papa Francesco
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Davanti a 35mila fedeli raccolti in piazza San Pietro per la catechesi dell'Angelus, Francesco si sofferma sul brano evangelico di questa quinta domenica di Quaresima che rievoca l'episodio della risurrezione di Lazzaro. L’ultimo dei miracoli di Gesù narrati prima della Pasqua. Il messaggio che ne scaturisce è un vero e proprio inno alla vita.
Dopo quasi quattro anni di sperimentazione, consultati gli episcopati e i dicasteri della Curia romana, Papa Francesco ha promulgato definitivamente le procedure per prevenire e contrastare il fenomeno degli abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica.
In questi primi dieci anni di pontificato si stanno delineando i tratti caratteristici del pensiero teologico e pastorale di Papa Francesco. Dieci anni di grazia e soprattutto di misericordia. Tra i temi centrali, infatti, è presente in modo insistente e costante quello della misericordia, con un’attenzione e uno sguardo tutto particolare al confessionale.
“I temi dell’unità e della pace sono le grandi sfide che l’Europa sta affrontando, che il Papa interpreta in maniera puntuale e che noi sentiamo molto vive nella nostra missione”. In un’intervista rilasciata al Sir e a Tv2000, è mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e neo presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), a fare il punto dell’incontro che i vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Ue hanno avuto con Papa Francesco nell’ambito dell’Assemblea plenaria di primavera della Comece.
“La guerra non può e non deve più essere considerata come una soluzione dei conflitti”. A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea plenaria della Comece, in corso a Roma fino a domani.
L'Azione Cattolica diocesana di Lucca, dopo l’esaurimento in tempi brevi dei posti di un primo pullman, sta organizzando un secondo pullman per incontrare Papa Francesco il prossimo 22 aprile in aula Paolo VI in Vaticano (partenza alle 4 da Castelnuovo Garfagnana e alle 4.45 da Lucca)
“L’acqua non può essere oggetto di sprechi o di abusi o motivo di guerra, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. È l’appello del Papa, che al termine dell’udienza ha citato la Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra oggi.
“Se la Chiesa non evangelizza se stessa, rimane pezzo di museo, invece quello che l’aggiorna continuamente è l’evangelizzazione di se stessa”. È il monito, a braccio, del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata allo zelo apostolico.
“Liberi di scegliere se migrare o restare”. Questo il tema della 109ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebra domenica 24 settembre, “con l’intenzione di promuovere una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, ossia – in altre parole – il diritto a poter rimanere nella propria terra”.