“L’anno prossimo in India”. “In Europa ho scelto di visitare i Paesi più piccoli”
Papa Francesco
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Nella puntata di oggi, A Sua Immagine (RaiUno 10,30) continua a raccontare la visita di Papa Francesco nella Repubblica democratica del Congo e nel Sud Sudan.
Sostenere con la preghiera davanti a Dio le lotte del popolo, attirare il perdono, amministrare la riconciliazione come canali della misericordia di Dio che rimette i peccati: è il nostro compito di intercessori!”. Lo ha esclamato il Papa, incontrando nella cattedrale di Giuba il clero del Sud Sudan
“E’ tempo di passare dalle parole ai fatti”. Ne è convinto il Papa, che nel suo primo discorso in Sud Sudan, pronunciato a Giuba e rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico, ha affermato: “È tempo di voltare pagina, è il tempo dell’impegno per una trasformazione urgente e necessaria. Il processo di pace e di riconciliazione domanda un nuovo sussulto. Ci si intenda e si porti avanti l’Accordo di pace, come anche la Road Map!”.
Papa Francesco è arrivato in Sud Sudan, seconda tappa del suo viaggio in Africa, dopo i tre giorni trascorsi nella Repubblica Democratica del Congo. Il primo appuntamento è la visita di cortesia al presidente della Repubblica del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit. Al suo arrivo, è accolto insieme all’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e al moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields, dal presidente della Repubblica all’ingresso del Palazzo Presidenziale.
“È stato bello per me trascorrere questi giorni nella vostra terra, che con la sua grande foresta rappresenta il cuore verde dell’Africa, un polmone per il mondo intero”. È il saluto del Papa ai vescovi, durante l’ultimo appuntamento pubblico dei tre giorni passati nella Repubblica semocratica del Congo, prima di partire alla volta del Sud Sudan, seconda tappa del viaggio apostolico in Africa.
“Dio ha messo nelle vostre mani il dono della vita, l’avvenire della società e di questo grande Paese”. È il saluto del Papa ai giovani e ai catechisti, incontrati nello Stadio dei martiri di Kinshasa, nel terzo e ultimo giorno del viaggio nella Repubblica Democratica del Congo, prima di partire alla volta del Sud Sudan, seconda tappa del viaggio in Africa.
“La gioia di vedervi e incontrarvi è grande: ho tanto desiderato questo momento, ci ha fatto aspettare tanto, grazie per essere qui!”. È il saluto del Papa ai congolesi, nell’omelia della prima e unica messa nella Repubblica Democratica del Congo, davanti a oltre un milione di persone.
“Tormentata dalla guerra, la Repubblica Democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato”. È la prima denuncia contenuta nel primo discorso del Papa in Africa, nel Palais de la Nation.
Ultimati i preparativi nella capitale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) per l’arrivo del Pontefice che sta atterrando all’aeroporto di Kinshasa. Ad attenderlo con ansia sono soprattutto i giovani e i molti catechisti delle parrocchie che lo incontreranno il 2 febbraio allo Stadio dei martiri.