Quattro gli appuntamenti espressamente voluti dal Pontefice e che hanno rivoluzionato l'agenda del viaggio: il pellegrinaggio al santuario marino di Aparecida, la visita alla favela di Varginha, la tappa all'ospedale São Francisco de Assis na Providência de Deus, l'incontro con il Comitato del Celam (Consiglio episcopale latinoamericano)
Papa Francesco
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Domenica 14 luglio Papa Francesco ha presieduto, per la prima volta, la recita dell’«Angelus», dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
L'aveva detto e l’ha fatto: «Andare verso le periferie, non solo geografiche, ma esistenziali». E così Papa Francesco ha fatto il primo viaggio del suo pontificato non in una grande capitale, bensì a Lampedusa, una piccola isola più vicina all’Africa che all’Italia, meta dei viaggi della disperazione in cui, secondo le ultime stime, ventimila stranieri, in questi anni hanno perso la vita.
La necessità di tutelare la vita dal concepimento fino alla morte naturale. A richiamarla è Papa Francesco, nel messaggio ai cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra e Galles per l‘annuale Giornata per la vita che in Inghilterra e Galles si celebra domenica 28 luglio.
La figura di Gesù e la sua storia sono gli ingredienti principali della Festa degli Italiani, che si svolgerà, nell'ambito della Gmg di Rio de Janeiro, al Ginasio do Maracanazinho, mercoledì 24 luglio e trasmessa in diretta su RaiUno a partire dalle ore 23.15 (18.15 ora locale). Il titolo della Festa è: «#immaginaRio, Giovani in festa con Papa Francesco».
"Gesù fa vedere che il cuore di quel samaritano è buono e generoso e che -- a differenza del sacerdote e del levita -- lui mette in pratica la volontà di Dio, che vuole la misericordia più che i sacrifici". Così Papa Francesco ha commentato la parabola del buon samaritano, proposta dalla liturgia di oggi, prima della preghiera dell'Angelus, recitata sul portone del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
"Noi dobbiamo sempre essere segno di speranza e di pace in questo momento. Aprire le porte alla speranza, affinché la speranza vada avanti, e operare la pace, sempre!"
Così Papa Francesco ai dipendenti delle Ville Pontificie incontrati questa mattina nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, insieme al vescovo di Albano Semeraro e al sindaco della cittadina del Castelli romani che ospita da quattro secoli la residenza estiva dei pontefici. Arrivato in auto dal Vaticano per la sua seconda visita a Castel Gandolfo, dopo quella del 23 marzo e dello storico primo incontro con il Papa emerito Benedetto XVI, il Pontefice ha ricordato la bellezza del luogo che attira molti visitatori.
«Oggi il nostro appuntamento domenicale dell’Angelus lo viviamo qui a Castel Gandolfo. Saluto gli abitanti di questa bella cittadina! Voglio ringraziarvi soprattutto per le vostre preghiere, e lo stesso faccio con tutti voi pellegrini che siete venuti qui numerosi». Così ha esordito Papa Francesco, all’Angelus, recitato a Castel Gandolfo, in piazza della Libertà.
«Grazie a tutti e a ciascuno per questa accoglienza!». Lo ha detto stamattina a Castel Gandolfo Papa Francesco, ringraziando il vescovo di Albano, il sindaco di Castel Gandolfo e il direttore delle Ville Pontificie, in occasione dell’incontro con i dipendenti delle Ville Pontificie, le autorità civili ed ecclesiali.
«Ai nostri tempi il bene comune è sempre più minacciato dalla criminalità transnazionale e organizzata, dall'uso improprio del mercato e dell'economia, nonché dal terrorismo». Inizia così il Motu Proprio in materia penale adottato in data odierna da Papa Francesco.