«"Signore, da chi andremo?". Anche noi, membri della Chiesa di oggi, ci poniamo questa domanda. Anche se essa è forse più titubante nella nostra bocca che sulle labbra di Pietro, la nostra risposta, come quella dell’Apostolo, può essere solo la persona di Gesù». Lo ha scritto Papa Francesco, nel suo messaggio per il Congresso eucaristico nazionale tedesco che si chiude oggi a Colonia, richiamando il motto dell’evento.
Papa Francesco
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Gesù dice che la Parola di Dio è un seme ed allora dobbiamo prepararci per ascoltarla e farla crescere in noi. Lo ha ribadito papa Francesco nell'omelia della messa del mattino di sabato 8 giugno 2013.
Riaffermare la libertà religiosa come garanzia e fondamento di tutti i diritti e l'importanza del cristianesino nella storia d'Itali e d'Europa, nell'anno anniversario dell'Editto di Milano del 313. Lo ha ribadito Papa Francesco nel discorso rivolto al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio napolitano. Il presidente Napolitano ha salutato il Papa con toni calorosi ed il cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone, in un momento successivo, ha presentato al presidente Napolitano il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Papa Francesco ha parlato del ruolo dei cattolici nella costruzione dell'Italia democratica.
Papa Francesco: «Noi cattolici abbiamo il dovere di impegnarci sempre di più in un serio cammino di conversione spirituale, affinché ci avviciniamo al Vangelo». Il presidente Napolitano evoca questo tempo «di riflessione e di crisi», che può essere colto in positivo, guardando avanti con serenità. Comune sensibilità sul valore della libertà religiosa
Dio ci conosce uno a uno. Vicinanza e tenerezza sono le caratteristiche del rapporto tra Dio e l'umanità, ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa del mattino di oggi venerdì 7 giugno 2013.
La scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per imparare a vivere, per diventare uomini e donne adulti e maturi, capaci di camminare, di percorrere la strada della vita. Lo ha ribadito Papa Francesco, nel discorso alle famiglie, ai docenti, agli alunni delle scuole dei Gesuiti d'Italia e Albania, numerosi ed entusiasti. Le caratteristiche importanti, ha detto il Papa, secondo lo spirito di S. Ignazio, sono la libertà interiore - fondata sulla spiritualità - e la magnanimità cioè avere ideali, pensare agli altri, rispondere con il bene e seguire la strada tracciata da Dio.
Clima di gioia, semplicità e affetto nell'incontro del Papa con i giovani delle Scuole dei Gesuiti nell'Aula Paolo VI in Vaticano, secondo quanto riportato da Radio Vaticana.
«Vigilare per essere liberi da ambizioni o mire personali, che tanto male possono procurare alla Chiesa». È l'invito rivolto oggi dal Papa ai membri della Pontificia accademia ecclesiastica (Pae), ricevuti nella Sala Clementina.
Il ministero al quale vi preparate vi chiede un uscire da voi stessi, un distacco da sé che può essere raggiunto unicamente attraverso un intenso cammino spirituale. Lo ha detto Papa Francesco nel discorso ai sacerdoti della Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'istituzione che prepara i futuri Nunzi. Papa Francesco ha sottolineato l'importanza della libertà interiore, del distacco da ambizioni e mire personali e di mettere sempre al primo posto il senso della piena e fedele appartenenza ecclesiale. Ha additato come esempio la profonda spiritualità del Beato Giovanni XXIII negli anni in cui svolgeva il suo lavoro di rappresentante pontificio.
Saranno vere e proprie Grg, Giornate regionali della Gioventù quelle che molte regioni ecclesiastiche italiane stanno organizzando per tutti quei giovani - e sono la stragrande maggioranza - che non andranno a Rio de Janeiro per partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù con Papa Francesco.