Papa Francesco

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Incontrando mercoledì 20 marzo i rappresentanti delle chiese e comunità cristiane, Papa Francesco ha ribadito la ferma volontà di proseguire nel cammino del dialogo ecumenico attraverso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Ai rappresentanti del popolo ebraico ha detto di auspicare la prosecuzione del dialogo che il Concilio chiedeva e che si è effettivamente realizzato. Parole di apprezzamento ha poi rivolto agli esponenti delle altre religioni e a quelli musulmani. La Chiesa cattolica -- ha aggiunto il papa -- è consapevole dell'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose.

Il Pontefice ha ricevuto nella mattinata di mercoledì 20 marzo prima Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli e subito dopo il metropolita Hilarion del patriarcato di Mosca. Il Patriarca ecumenico per la prima volta ha presenziato alla cerimonia di avvio del pontificato che si è svolta ieri. In precedenza, alle ore 11, Papa Francesco ha ricevuto la presidente del Brasile, Dilma Roussef. Secondo quanto riferisce la Sala stampa della Santa Sede, questo incontro è durato oltre mezz'ora.

Il cardinale Giuseppe Betori, uno dei 115 cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa, racconta in esclusiva a Toscana Oggi le emozioni dei giorni del Conclave e di quelli precedenti con le Congregazioni generali. E mette in guardia da letture politiche dell'evento. Jorge Mario Bergoglio, ci dice, è stato scelto all'interno di un cammino di grande comunione.

«Tutte le delegazioni che lo hanno avvicinato in questi giorni lo hanno invitato nel loro Paese». Con questa battuta, in un breve briefing con i giornalisti, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, ha risposto alle domande sui primi viaggi di Papa Francesco, probabilmente in Brasile e in Argentina, sui quali però non ci sono ancora conferme ufficiali, «per ora si tratta solo di inviti».

"Custodire Gesù con Maria, custodire l'intera creazione, custodire ogni persona, specie la più povera, custodire noi stessi: ecco un servizio che il Vescovo di Roma è chiamato a compiere, ma a cui tutti siamo chiamati per far risplendere la stella della speranza: Custodiamo con amore ciò che Dio ci ha donato!".