Religiosi

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Una Commissione che studi la questione del diaconato alle donne e chiarezza sui motivi per cui non è consentita a delle consacrate l’omelia durante la Messa. Sono due delle molte e delicate questioni che hanno visto Papa Francesco impegnato a rispondere alle domande rivoltegli dall’Unione delle Superiore maggiori (Uisg), durante l’incontro svoltosi in Aula Paolo VI.

«Ci sono ancora forti indicazioni che don Tom Uzhunnalil, che è stato rapito il 4 marzo scorso in Yemen, sia ancora vivo e non c’è alcuna ragione per credere il contrario». È quanto afferma don Mathew Valarkote, segretario dell’Ispettoria di Bangalore, da cui dipende la missione salesiana in Yemen, citando monsignor Paul Hinder, vicario apostolico per l’Arabia meridionale, che è, dice il salesiano, «la nostra primaria fonte d’informazione».

Ha incentrato l'Angelus sulle parabole della Misericordia, ieri il Papa, soprattutto su quella che veniva proposta ieri dalla liturgia (Figliol Prodigo). Al termine apprezzamento per i corridoi umanitari portati avanti dalla Comunità di Sant'Egidio e un pensiero per le suore di Madre Teresa massacrate nello Yemen.

Al termine dell'Angelus Papa Francesco ha poi espresso la sua vicinanza alle Missionarie della Carità per il massacro di quattro sorelle, avvenuto nello Yemen, ad Aden.

“Cari fratelli e sorelle,

esprimo la mia vicinanza alle Missionarie della Carità per il grave lutto che le ha colpite due giorni fa con l’uccisione di quattro Religiose ad Aden, nello Yemen, dove assistevano gli anziani. Prego per loro e per le altre persone uccise nell’attacco, e per i familiari. Questi sono i martiri di oggi e questi non hanno le copertine dei giornali, non sono notizie. Questi danno il loro sangue per la Chiesa. Questi sono vittime dell’attacco di coloro che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione dell’indifferenza, che non dà importanza...."