“Quel Cuore che ha tanto amato gli uomini vi spinge alle periferie della società per testimoniare la perseveranza dell’amore paziente e fedele. Dalla contemplazione del Cuore ferito di Gesù si possa sempre rinnovare in voi la passione per gli uomini del nostro tempo, che si esprime con amore gratuito nell’impegno di solidarietà, specialmente verso i più deboli e disagiati. Così potrete continuare a promuovere la giustizia e la pace, il rispetto e la dignità di ogni persona”.
Testimoni di un amore senza confini, spesso anche fino al martirio. Papa Francesco ha incontrato i partecipanti al Capitolo generale dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e li ha invitati a prendersi cura di quanti oggi sono abbandonati, con pazienza e mitezza, predicando il Vangelo in ogni angolo del mondo.
Religiosi
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«Siete servitori e messaggeri del Vangelo, specialmente per coloro che non lo conoscono o lo hanno dimenticato». Lo ha detto questa mattina Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti al Capitolo generale dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù che è in corso a Roma.
39 anni, formatasi negli Scout e nella Gifra, è in monastero dal 2004. Sabato 3 ottobre la Professione solenne nella chiesa di san Bartolomeo, in Abruzzo (ore 11). Giovedì 1 ottobre veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale dell’Addolorata a Grosseto (ore 21).
Padre Tesfaye Tadesse è il nuovo superiore generale dei Missionari Comboniani.
L’applauso della cattedrale di san Patrick, a New York, scatta per tre volte, quando Papa Francesco, quasi al termine della sua omelia per i vespri con i sacerdoti, i religiosi e le religiose, dice un grazie “grandissimo” alle religiose degli Stati Uniti, sorelle e madri di questo popolo. “Cosa sarebbe questa Chiesa senza di voi? – aggiunge – donne forti e lottatrici” sempre in prima linea nell’annuncio del Vangelo. “Vi voglio molto bene” aggiunge il Papa. Che prima aveva lodato l’opera di tanti consacrati nell’educazione cattolica, e poi aveva ricordato le sofferenze della vergogna sopportata a causa di tanti fratelli che “hanno ferito e scandalizzato la Chiesa nei suoi figli più indifesi”.
Si è svolta a Segni (RM), nei giorni 17 – 19 – 20 Settembre una 3Giorni dedicata a P. Reginaldo Santilli o.p., storico Direttore de L’Osservatore Toscano e Vicario Episcopale per l’Apostolato dei laici dell’Arcidiocesi di Firenze.
«Vi incoraggio a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange; a chiedere a Dio un cuore capace di compassione, per chinarvi sulle ferite del corpo e dello spirito e portare a tante persone la consolazione di Dio». È l’esortazione di Papa Francesco ai religiosi di Ungheria, ai quali oggi ha indirizzato un videomessaggio.
Profezia, vicinanza, memoria. Sono le tre parole chiave che Papa Francesco ha lasciato ai 5000 giovani consacrati che stanno partecipando ad un convegno internazionale, nell’Anno della vita consacrata. In Aula Paolo VI, il Pontefice, prima di rispondere a tre domande incentrate sulle tre parole, ha rivolto un pensiero ai nostri martiri di oggi, i martiri dell’Iraq e della Siria.
«Il carisma salesiano è un dono che Dio, attraverso don Bosco, ha fatto alla Chiesa e al mondo». Lo ha detto ieri, nell’omelia della celebrazione conclusiva del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco presso la Basilica del Colle don Bosco, don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei salesiani.
Un lettore ci scrive dopo aver letto il servizio sulla partenza dei monaci premonstratensi dall'abbazia di Sant'Antino, a Montalcino.