Sinodo sulla famiglia

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«La famiglia è veramente scuola di umanità, di cui si avverte fortemente il bisogno». Dopo la citazione delle parole pronunciate dal Papa durante la Veglia del 4 ottobre in piazza san Pietro, è cominciata con una citazione della Gaudium et Spes, la «Relatio post disceptationem» (Relazione dopo la discussione ) che il relatore generale del Sinodo straordinario sulla famiglia, cardinale Péter Erdõ, ha pronunciato nell'Aula del Sinodo in Vaticano, davanti al Papa e ai 191 padri sinodali.

Proporre alle coppie in crisi o già separate un cammino penitenziale, una riflessione sulle conseguenze per i figli, sulla riparazione dei torti di un coniuge nei confronti dell’altro, e sulla richiesta di perdono a Dio. E’ stata la proposta pastorale di alcuni dei 32 padri sinodali intervenuti nella congregazione generale di giovedì pomeriggio del Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Un percorso penitenziale da accompagnare ad un sostegno per i divorziati rimasti soli, che spesso soffrono in silenzio.
E’ stata poi ribadita con forza la condanna della manipolazione genetica e della crioconservazione degli embrioni, e l’importanza che la Chiesa faccia sentire sempre la sua voce di denuncia.

«La celebrazione del rito matrimoniale non è automaticamente la celebrazione del sacramento matrimoniale». È una delle precisazioni venute dai padri intervenuti nell'Ottava Congregazione generale di ieri pomeriggio. Negli interventi, si legge nella sintesi diffusa oggi, è stata ribadita «l'importanza di una adeguata preparazione al matrimonio, poiché la sua celebrazione sembra ridursi sempre più alla dimensione sociale e giuridica, invece che religiosa e spirituale».

«Riuniti attorno al Successore dell'Apostolo Pietro, noi Padri sinodali della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, insieme a tutti i partecipanti, condividiamo la paterna sollecitudine del Santo Padre, esprimendo profonda vicinanza a tutte le famiglie che soffrono a causa dei numerosi conflitti in corso». È quanto si legge nel Messaggio diffuso oggi dalla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi per le famiglie che soffrono a causa dei conflitti.

«Alcuni Paesi e organizzazioni del mondo occidentale» hanno «la tendenza» a «presentare, in particolare nel contesto dell'Africa, alcuni concetti - tra cui l'aborto e le unioni omosessuali - come ‘diritti umani', legando gli aiuti economici e forti campagne di pressione alla recezione di tali concetti». È il grido d'allarme che viene dal Sinodo, come si legge dalle sintesi dell'Ottava Congregazione generale di ieri pomeriggio, diffusa oggi dalla Sala stampa della Santa Sede.