Il Papa si è affacciato ieri per il Regina coeli con quattro dei dieci sacerdoti, ordinati poco prima in basilica, dalla finestra del Palazzo apostolico. E ha chiesto loro: «Salutate la gente!». Il saluto e l'incoraggiamento all'associazione Meter che combatte la pedofilia.
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Una nuova cultura vocazionale che sappia leggere con coraggio la realtà con le sue fatiche e le resistenze ma che sia capace anche di sognare in grande. E’ ciò che il Papa ha chiesto agli 800 partecipanti al Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Cei, incontrati in Aula Paolo VI. Il Pontefice ha insistito su ciò che serve oggi per essere guide credibili ed entrare in sintonia coi giovani che vivono la vocazione: privilegiare la via dell’ascolto, ma soprattutto raccontare con gioia e verità la bellezza dell’essere innamorati di Dio, mantenendo fede a questo primo amore.
Bisogna riportare dentro le comunità cristiane una nuova «cultura vocazionale», sapendo raccontare la bellezza dell'essere innamorati di Dio. E’ l’appello del Papa nel discorso consegnato ai circa 800 partecipanti al Convegno Cei di pastorale vocazionale, ricevuti in udienza stamani in Aula Paolo VI.
Nei giorni 21-22 novembre si è tenuta la seconda Riunione del XIV Consiglio ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, presieduta dal Papa.
La pastorale vocazionale, lungi dall’essere un “compito da relegare a un ufficio burocratico”, è anzitutto “un incontro con il Signore”, perché “quando accogliamo Cristo viviamo un incontro decisivo, che ci tira fuori dall’angustia del nostro piccolo mondo e ci fa diventare discepoli innamorati del Maestro”. Con queste parole Papa Francesco ha accolto i partecipanti al Convegno internazionale di pastorale vocazionale, mettendo poi a fuoco tre verbi specifici: uscire, vedere, chiamare. Oggi infatti c’è bisogno di “una Chiesa capace di allargare i propri confini, misurandoli non sulla ristrettezza dei calcoli umani o sulla paura di sbagliare, ma sulla misura larga del cuore misericordioso di Dio”.
«Uscire, vedere, chiamare». Sono i tre verbi «che indicano il dinamismo di ogni pastorale vocazionale» su cui si è soffermato oggi papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno internazionale di pastorale vocazionale, promosso dalla Congregazione per il clero.
«Gesù Cristo ci precede sempre; e quando noi arriviamo, Lui stava già aspettando. Lui è come il fiore del mandorlo: è quello che fiorisce per primo, e annuncia la primavera. (…) Solo chi è stato accarezzato dalla tenerezza della misericordia, conosce veramente il Signore». È il nucleo centrale delle parole di papa Francesco che Elia Carrai, Marco Galati, Vishal Machunkal e Pierre-Emmanuel Sékulic hanno scelto per il «santino» a ricordo della loro ordinazione diaconale, che come immagine riporta la vetrata del Padre misericordioso nella cattedrale statunitense di Charleston. Parole adeguate per una celebrazione avvenuta nell’ambito del Giubileo straordinario della misericordia, ma che al tempo stesso sono tra le più significative di questo pontificato, con quel riferimento a Gesù che «ci primerea» rimasto nella memoria di tutti e che per i quattro giovani all’ultima tappa del cammino verso il sacerdozio è certezza di vita.
Dialogo con l'abate di San Miniato al Monte: «Il carattere della nostra vita è l’esemplarità, pur tra tante povertà. Il monachesimo, in particolare, è nato in un periodo storico preciso, nel momento in cui terminava il martirio e dunque era più necessaria una testimonianza che non fosse di accomodamento». Quanto all'infedeltà degli uomini di Chiesa, «dobbiamo vincere la tentazione di dare giudizi e, con l’umiltà della preghiera, chiedere al Signore di preservarci».
«La Chiesa è la casa della misericordia, ed è la terra dove la vocazione germoglia, cresce e porta frutto». A ricordarlo è il Papa, nel messaggio per la 53ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (17 aprile 2016), diffuso oggi (testo integrale).
Testo integrale del Messaggio di Papa Francesco per la 53.ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: La Chiesa, madre di vocazioni, giornata che si celebra il 17 aprile 2016, IV Domenica di Pasqua.
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