Sarebbero 35mila le donne ucraine che hanno raggiunto l’esercito ucraino imbracciando i fucili sostenendo le truppe nelle retrovie.
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Caritas italiana celebra la Giornata internazionale della donna 2022 attraverso il Dossier con dati e testimonianze "Donne e Covid-19. la pandemia delle diseguaglianze", che vuole raccontare e analizzare i molteplici aspetti dell’impatto del Covid-19 sul genere femminile a livello mondiale.
Sono donne impegnate nelle scienze, nel sociale, nell'imprenditoria e nel giornalismo le prime tre protagoniste del nuovo progetto che la Fondazione Spadolini ha pensato e realizzato appositamente per i propri canali social.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – che ricorre domani – l’associazione Arte degli Speziali ha donato alla Caritas diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino un telefono cellulare da mettere a disposizione delle donne vittime di violenza che sono seguite dai volontari e dagli specialisti della Caritas. Sono 5 le donne – in maggioranza con bambini – accolte dalla Caritas nel 2021 anche per un periodo di tre mesi.
“Questa Giornata impone di confrontarci, ogni anno, con numeri intollerabili che testimoniano una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne. La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Nei primi nove mesi del 2021 le richieste di aiuto al 1522 delle vittime tramite chiamata telefonica o via chat sono state 12.305 (15.708 nel 2020 e 8.647 nel 2019). Lo rende noto oggi l’Istat nel report “L’effetto della pandemia sulla violenza di genere” per gli anni 2020-2021”.
Sono 121 i femminicidi avvenuti in Toscana negli ultimi 15 anni, nel periodo che va dal 2006 al 2020. Nello stesso periodo 41 sono stati i minori che sono rimasti orfani a seguito di questi fatti di sangue.
La violenza contro le donne “rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani; essa ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Fra le conseguenze ricordiamo: isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di se stesse e dei propri figli.
La caccia alle streghe e il conflitto di genere. Parte da un tempo lontano, dal Medioevo segnato dalle accuse di stregoneria e dalle atroci sentenze dell’Inquisizione, il racconto della violenza contro le donne protagonista quest’anno a Bagno a Ripoli.
“La violenza contro le donne riguarda le Chiese”. È quanto scrive il Consiglio di presidenza delle teologhe italiane, in un comunicato sulla piaga dei femminicidi.
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