Cultura & Società

Il doping nello sport, convegno a Firenze apre la «Notte dei Ricercatori»

«Purtroppo la pratica del doping sembra avere una sempre maggiore diffusione tra gli atleti, non solo professionisti ma anche dilettanti – spiega Maria Grazia Giovannini, docente di Farmacologia del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Ateneo – la portata del fenomeno a livello amatoriale è cresciuta grazie anche alla facilità di approvvigionamento dovuta a internet, ma molti prodotti vengono dall’estero e non se ne conosce la composizione». Ancora una volta la parola d’ordine è prevenzione: «Nonostante gli enormi rischi per la salute pubblica derivanti dall’assunzione di queste sostanze il tema del doping viene affrontato con enorme superficialità – dichiara Giovannini – per questo cominceremo in autunno un’opera di sensibilizzazione nelle scuole che è assolutamente indispensabile».

«Nel trattare questo tema non basta insistere sull’aspetto etico  – prosegue Giovannini – il doping  è la causa di mali come ipertensione arteriosa, trombosi, infarto, ictus, sterilità. Questo è il messaggio che occorre far passare». L’ultima novità del doping è la manipolazione genica: «Finora non sono stati accertati casi di “atleti modificati” – conclude Giovannini – ma la possibilità che questa tecnica possa essersi insinuata, soprattutto nei paesi dove i controlli sono più blandi, è concreta e i rischi in questo caso per la salute sono ancora più alti».

Il tema del doping verrà affrontato nel convegno nei suoi diversi profili da vari docenti dell’Ateneo: dalla farmacologia e tossicologia delle sostanze dopanti  ai metodi antidoping; dall’epidemiologia alle strategie di prevenzione e contrasto in ambito psicosociale; dagli aspetti medico-sportivi a quelli legali.

L’incontro si inserisce nel ricco programma fiorentino di eventi per la Notte dei ricercatori (laboratori ed esperimenti scientifici, un talk show con i ricercatori dell’Ateneo, uno spettacolo), che si svolgeranno dalle 17 alle 24 sempre all’interno del Rettorato di Piazza San Marco 4.