Cultura & Società

La Confederazione delle Misericordie gestirà i servizi sanitari nei Musei Vaticani

Dal prossimo 1 marzo le Misericordie Italiane gestiranno i servizi sanitari all’interno dei Musei Vaticani. La decisione è stata ufficializzata questa mattina con la firma della convenzione tra Roberto Trucchi, Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia e il dottor Alfredo Pontecorvi Direttore della Direzione sanità e igiene del Vaticano.

L’idea di concedere la gestione dei servizi sanitari alla Confederazione, nasce a seguito della positiva collaborazione tra Vaticano e Misericordie in occasione del Giubileo, e si è concretizzata anche grazie al lavoro dell’Area Emergenza coordinata dal consigliere Alberto Corsinovi. Ricordiamo che i volontari delle Misericordie hanno gestito parte dei servizi di emergenza in piazza San Pietro durante i numerosi eventi legati all’anno giubilare terminato a novembre del 2016.

La Confederazione Nazionale delle Misericordie gestirà in particolare l’attività di soccorso tramite ambulanza per il trasporto verso le strutture ospedaliere di eventuali visitatori dei musei colpiti da malore o infortunio. Oltre a questo i «Fratelli» si occuperanno dell’apertura presidio di infermeria presente all’interno dei Musei stessi.

I volontari in servizio, soccorritori di livello avanzato, proverranno dalle Misericordie di tutta Italia e saranno a disposizione dei visitatori tutti i giorni e per tutto l’orario di apertura. Tutto il necessario per lo svolgimento del servizio è reso disponibile dalla Confederazione.

«Siamo molto contenti per questo importante incarico che ci viene concesso – afferma Roberto Trucchi Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia -. Nel periodo del Giubileo i nostri volontari, i nostri mezzi ed i nostri punti di assistenza sanitaria sono stati fortemente impegnati per la sicurezza e la salute di coloro che provenivano da tutto il mondo in Vaticano. La collaborazione è stata proficua ed ha portato risultati importanti ed è quindi sfociata in questo incarico che svolgeremo con le nostre sorelle ed i nostri fratelli con lo spirito di amore e solidarietà che da 700 anni ci contraddistingue».