Italia

E’ morto Marco Pannella. Padre Lombardi: spesso in disaccordo, ma eredità umana importante

Il premier Matteo Renzi, che gli aveva fatto visita qualche settimana fa, lo ricorda come «un grande leader politico, un leone della libertà, un protagonista transnazionale che ha segnato la storia dell’Italia con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto». Noti i suoi scioperi della fame e della sete con cui era solito manifestare il proprio impegno antiproibizionista, contro la pena di morte, a favore dei carcerati, dell’aborto, del divorzio e dell’eutanasia.

«L’impegno politico di Pannella ha indubbiamente segnato il paese – ha ricordato in una breve nota Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi -. Tante le sue battaglie, le sue provocazioni su temi di grande sensibilità civile e umana che troppo spesso vengono relegati in secondo piano».

«Ho condiviso poco – continua Rossi – le sue battaglie liberiste sul piano economico e sociale, la sua idea di privatizzazione dei servizi e anche certe posizioni sulla sanità. Mi sono sentito vicino, invece, a tante sue battaglie per i diritti civili, legati al mondo dell’affettività e delle scelte personali. Considerò comunque – sottolinea Rossi – il cittadino adulto e libero. Davvero importante per il paese il suo impegno per i diritti dei carcerati, l’attenzione alle loro condizioni. Pannella – conclude Rossi – ha sempre avuto un’attrazione per i deboli in un paese dove invece si sale spesso sul carro del più forte. Questo farà sentire ancora più il peso della sua assenza».

Anche il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani lo ha voluto ricordare chiedendo un minuto di raccoglimento in apertura del seminario «Tutela di bambini ed adolescenti nella visita in carcere» sull’affettività nelle case di reclusione. «Proprio in questo convegno, dove si parla di diritti, ho voluto commemorare Pannella, grande difensore dei diritti umani», ha affermato il presidente Giani.

Vicinanza a Pannella in occasione del suo ultimo compleanno, lo scorso 2 maggio, oltre che dal presidente della Repubblica Mattarella e da esponenti delle varie forze politiche italiane, era stata espressa da Papa Francesco che gli aveva inviato una copia del libro-intervista con Andrea Tornielli «Il nome di Dio è misericordia» e una medaglia con la Madonna e il Bambino Gesù. Nel 2014, il Papa lo aveva chiamato per informarsi delle sue condizioni di salute durante uno sciopero della sete.

«Marco Pannella – ha dichiarato a Radio Vaticana, il Direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi – è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause, ad esempio quella a cui si è molto dedicato negli anni recenti, in favore dei carcerati. A questo proposito l’on. Pannella diverse volte ha voluto incontrarmi proprio per testimoniare personalmente con molto entusiasmo la sua grandissima ammirazione per il Papa Francesco, per la sua attenzione ai carcerati e l’impegno per il rispetto della loro dignità, come pure più generalmente per tutte le persone i cui diritti sono violati o conculcati. Lo ricordo quindi con stima e simpatia, pensando che ci lascia una eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà.