Italia

Papa Francesco: fa acquistare prodotti delle zone terremotate per le mense caritative di Roma

«In accordo con i vescovi di Rieti, mons. Domenico Pompili, di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, e di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo – si legge nella nota -, sono stati individuati alcuni gruppi di contadini, agricoltori e produttori, le cui aziende rischiano di chiudere a causa dei danni provocati dal terremoto».

L’Elemosineria Apostolica – si spiega nella nota – ha provveduto a «comprare una grande quantità dei loro prodotti con l’intenzione, espressa dal Santo Padre, di aiutarli ed incoraggiarli nel proseguire nelle loro attività. Un gesto in linea con il magistero di Papa Francesco che spesso nei suoi incontri ha ricordato che ‘quando non si guadagna il pane, si perde la dignità’. Tutti i prodotti acquistati sono stati immediatamente distribuiti a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati quotidianamente alle persone bisognose e senza fissa dimora. Già da qualche tempo anche presso l’Annona, il supermercato presente all’interno della Città del Vaticano e riservato ai dipendenti vaticani, è possibile acquistare alcuni prodotti tipici delle zone terremotate contribuendo così a sostenere e a far ripartire l’economia di quella parte dell’Italia centrale ancora in difficoltà».

Nei giorni scorsi il vescovo polacco è stato ad Amatrice e ad Ascoli Piceno, mentre oggi, giovedì 23 febbraio, a Camerino prima e a Norcia poi. Lo rende noto l’Ufficio stampa della diocesi di Spoleto-Norcia, informando al Sir che «a Norcia, accompagnato dall’arcivescovo, mons. Renato Boccardo, ha acquistato salumi e formaggi per le mense dei poveri di Roma». Duplice dunque la carità del Papa, sottolinea la diocesi: «Aiuto ad alcune aziende agricole delle zone terremotate che si trovano in difficoltà serie dopo i vari sismi e sostegno tramite derrate alimentari alle mense dei poveri della Caritas di Roma». Lo stesso Papa Francesco aveva informato l’arcivescovo Boccardo di questa sua iniziativa mercoledì 22 febbraio, al termine dell’udienza generale nella quale Bergoglio ha benedetto la Fiaccola benedettina.