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Assemblea Onu approva nuova Agenda per lo sviluppo. Timmermans (Ue), «evento storico»

(Sir Europa – Bruxelles) - Sono 17 gli «obiettivi» che si pone la nuova «Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile» che sarà adottata oggi dalle Nazioni Unite, nel giorno in cui il Palazzo di Vetro accoglie Papa Francesco.

L’Agenda stabilisce un quadro globale per l’eliminazione della povertà e il conseguimento dello sviluppo sostenibile entro il 2030, sulla base degli Obiettivi di sviluppo del millennio (Osm), adottati nel 2000. Il vertice Onu che adotta la nuova Agenda si svolge presso la sede delle Nazioni Unite a New York da oggi al 27 settembre con la partecipazione di oltre 150 capi di Stato e di governo di tutto il mondo. La Commissione europea è rappresentata dal primo vicepresidente Frans Timmermans, dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini e dal commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica. Frans Timmermans afferma: «Questo accordo è un evento storico nonché un importante passo avanti verso un’azione globale a favore dello sviluppo sostenibile. Sono orgoglioso di poter affermare che, fin dall’inizio, l’Ue si è fortemente impegnata per realizzare un risultato ambizioso, con un programma d’azione per tutti i Paesi, ricchi e poveri, integrando pienamente le dimensioni economica, sociale e ambientale della sostenibilità».

Per Timmermans, «il risultato costituisce un traguardo epocale che riunisce il mondo intero intorno a obiettivi comuni per un futuro più sostenibile. Siamo determinati a realizzare l’Agenda 2030 che modellerà le nostre politiche interne ed esterne affinché l’Ue possa svolgere pienamente il suo ruolo». L’Agenda rappresenta un accordo «globale» che «definisce un programma d’azione universale ed esauriente», con – oltre ai 17 obiettivi generali – 169 obiettivi «associati», «che richiedono per la loro realizzazione la mobilitazione di tutti i Paesi e di tutte le parti interessate e che incidono sulle politiche nazionali». Tali obiettivi vorrebbero realizzare un equilibrio fra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile — economia, ambiente e società — in particolare in settori come la povertà, la disuguaglianza, la sicurezza alimentare, la sanità, il consumo e la produzione sostenibili, la crescita, l’occupazione, le infrastrutture, la gestione sostenibile delle risorse naturali, i cambiamenti climatici nonché la parità di genere, le società pacifiche e inclusive, l’accesso alla giustizia e istituzioni responsabili.