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Consiglio Ue: oggi in agenda il patto per la crescita. Messaggio alla Grecia

Dal vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea in corso a Bruxelles (impegnato a definire la futura unione bancaria e l'unione economica e monetaria) emerge un messaggio di incoraggiamento alla Grecia, attraversata da scioperi e manifestazioni legate all'austerità imposta dal governo per affrontare la disastrosa situazione dei conti pubblici

(Sir Europa – Bruxelles) – «Accogliamo con favore la determinazione del governo greco a rispettare i suoi impegni e plaudiamo ai notevoli sforzi profusi dal popolo greco. Sono stati compiuti buoni progressi per rimettere in carreggiata il programma di aggiustamento». Dal vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea in corso a Bruxelles (impegnato a definire la futura unione bancaria e l’unione economica e monetaria) emerge un messaggio di incoraggiamento alla Grecia, attraversata da scioperi e manifestazioni legate all’austerità imposta dal governo per affrontare la disastrosa situazione dei conti pubblici. In particolare i 17 leader dell’Eurozona scrivono in una dichiarazione: «Ci attendiamo che la Grecia prosegua le riforme di bilancio e strutturali e incoraggiamo i suoi sforzi volti ad assicurare la rapida attuazione del programma. Ciò è necessario al fine di accrescere la competitività del settore privato» e «l’efficacia del settore pubblico». Tali condizioni «consentiranno alla Grecia di realizzare una crescita rinnovata e ne assicureranno il futuro nella zona euro». Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy ha spiegato in nottata i risultati della prima giornata del summit (18-19 ottobre) in relazione al Sistema unico di vigilanza bancaria (che potrebbe partire il 1° gennaio 2013) e all’unione economica e monetaria, di cui si tornerà a discutere al summit di dicembre.Nella seduta odierna i capi di Stato e di governo «passeranno in rassegna – come ha spiegato lo stesso Van Rompuy – i progressi sulle misure concordate su crescita e impiego e ci occuperemo di vari temi di politica estera» (con, in primo piano, la Siria). Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, prima di lasciare nella notte la sede del Consiglio europeo, ha parlato di «una buona riunione»: «Il messaggio centrale di questa sera è che dobbiamo tener fede ai nostri impegni». Sulla crisi «occorre spezzare il circolo vizioso tra debito sovrano e banche» e a questo scopo «servirà il Sistema unico di sorveglianza». Dalla riunione, invece, nulla di fatto sul super commissario Ue con potere di veto sui bilanci dell’Eurozona, come aveva richiesto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Restano poi aperte – perché al momento non affrontate a sufficienza – le proposte relative alla tassa sulle transazioni finanziarie (sostenuta dalla stessa Merkel e dal Parlamento europeo) e sugli Eurobond (richiesti dalla Commissione Ue).