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Siria: mons. Hindo (Hassakè), «19 cristiani liberati»

Sono stati rilasciati domenica pomeriggio 19 dei cristiani assiri presi in ostaggio dai jihadisti dello Stato Islamico (Is) lo scorso 23 febbraio nell'area dei villaggi cristiani lungo il fiume Khabur.

«Si tratta di un gruppo esiguo, se paragonato alle centinaia di cristiani ancora prigionieri dell’Is – commenta a Fides l’arcivescovo Jacques Behnan Hindo – ma le trattative continuano per liberare anche gli altri, e abbiamo la speranza che ciò sia possibile». Secondo quanto riferisce Fides, tra i rilasciati ci sono due donne, una delle quali è incinta e ha dovuto lasciare in mano ai jihadisti una figlia di 6 anni. «Il momento è delicato – aggiunge l’arcivescovo siro-cattolico di Hassakè-Nisibi – e ogni iniziativa o parola non calibrata e presa senza ponderazione può aumentare i rischi per tutti».

Per questo motivo mons. Hindo commenta negativamente il comunicato pubblicato domenica in cui le milizie di auto-difesa presenti in Iraq e legate all’Assyrian Democratic Movement si sono dette pronte a intervenire per difendere i cristiani di Jazira dagli attacchi jihadisti. «In questo frangente – spiega – tirar fuori le milizie cristiane può alimentare equivoci e strumentalizzazioni, aumentando i rischi per i rapiti. Se vogliono combattere contro il Califfato, si arruolino con le forze regolari o coi curdi, senza creare altre milizie confessionali».