Toscana

Cisl: scuola toscana verso altre «razionalizzazioni»? Se ne parla domani a Firenze

 Di questo e degli altri problemi della scuola toscana, ma anche dei provvedimenti sulla scuola attesi dal prossimo Consiglio dei Ministri e delfuturo dei precari si discuterà nel corso della Convention dei candidati Cisl alle elezioni per il rinnovo delle Rsu della Scuola in programma il 3, 4 e 5 marzo. L’appuntamento è per il pomeriggio di domani, mercoledì 25 Febbraio, dalle ore 15nell’Auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/a.Sarà il momento centrale della campagna elettorale che si svolge in tutta la Toscana con centinaia di assemblee. Presenti anche Francesco Scrima, Segretario generale nazionale della Cisl Scuola e Maurizio Bernava, della Segreteria Cisl nazionale con delega al Pubblico Impiego. Presiederà i lavori Maria Cristina Zini, Segretario generale Cisl Scuola Toscana, introdurrà Riccardo Cerza, Segretario generale Cisl Toscana.In Toscana la Cisl Scuola ha candidato nelle proprie liste circa mille persone tra docenti e personale non docente nelle 488 istituzioni scolastiche della regione. “Un forte moto partecipativo – dice la Segretaria regionale Maria Cristina Zini – è la risposta più efficace a chi vuol ridimensionare le prerogative del sindacato, limitandone il ruolo negoziale. L’intesa sul recupero degli scatti di anzianità è stato un obbiettivo raggiunto con grande impegno che ha contenuto gli effetti del blocco dei contratti. Continueremo ad essere il sindacato della concertazione e della contrattazione per raggiungere risultati concreti: non basta denunciare il disagio della categoria, per la quale si chiede da tempo una adeguata attenzione ed una diversa valorizzazione, occorre rivendicare gli spazi e le sedi per far valere le nostre proposte. Abbiamo ottenuto risultati, anche sul piano regionale, limitando i danni di un intervento di dimensionamento degli istituti che poteva essere devastante, ma dobbiamo consolidarli ed ottenerne altri. Non sono ancora sufficienti gli interventi sulla scuola dell’infanzia, sull’organico del personale ATA e sull’organico dei docenti di sostegno, occorre fare di più. Siamo convinti che occorra dare di più alla scuola valorizzando il lavoro del personale docente ed ATA, dando il giusto spazio al ruolo negoziale del sindacato e saldando la tutela del lavoro con la qualità del servizio”.