Toscana

Coldiretti: vino, oggi al via la legge taglia «scartoffie»

Quindi burocrazia molto più leggera per il vigneto toscano. Le “scartoffie” attualmente pesano 2,6 milioni di ore sulle spalle dei viticoltori della regione delle 58 denominazioni di origine (11 Docg, 41 Doc e 6 Igt). Con l’entrata in vigore del testo unico sul vino taglierà del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. I 2,6 i milioni di ore che i viticoltori toscani, direttamente o indirettamente, destinano a tali adempimenti burocratici costano oltre 19 milioni di euro, secondo la stima elaborata da Coldiretti Toscana.

“E’ questa una delle notizie attese dagli agricoltori. Da tempo Coldiretti stava conducendo una vertenza per lo snellimento delle procedure, in particolare per la vitivinicoltura. Questa legge – ha commentato Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – è ampiamente condivisa e raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli”.

Il testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e – continua Coldiretti – a sostegno delle esportazioni del vino Made in Tuscany.

Le superficie vitate nella Toscana sono oltre 59mila ettari, concentrati nelle provincie di Siena e Firenze, con una produzione di circa 3milioni e 500mila quintali di uve che vengono trasformati in 2milioni e 800mila ettolitri di vino. La Toscana del vino, sesta regione per produzione, con oltre il 90% della produzione a denominazione di origine ha esportato, nel 2016, 900 milioni di euro di vino all’estero, in pratica una bottiglia su cinque italiana bevuta oltre confine, e ha prodotto circa 300milioni di bottiglie.

“Per le imprese che costituisco il tessuto vitale della vitivinicoltura dei nostri territori, la burocrazia ha un peso specifico enorme nella quotidianità. – spiega Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana – Ogni pratica richiede tempo, che si traduce in impegno tolto all’attività aziendale e, quindi, al prodotto. Questa legge va nella direzione che vogliamo: recuperare ore di lavoro e risorse economiche, da poter reinvestire nel miglioramento di  competitività per azienda e prodotto, potenziando azioni di marketing e cogliendo le grandi opportunità offerte dall’internazionalizzazione. Coldiretti avverte il dovere di sostenere le proprie aziende in tale processo, attraverso anche i servizi di consulenza ed assistenza, presenti nell’intera rete delle proprie articolazioni sul territorio”.