Toscana
IRAN, IN 47 MILIONI AL BALLOTTAGGIO PER ELEGGERE NUOVO PRESIDENTE
Si svolge oggi in Iran il ballottaggio per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica islamica, che rimarrà in carica per i prossimi 4 anni. Il voto si presenta incerto e vede confrontarsi un moderato (che forse potrà contare sull’appoggio di una parte dei riformisti, usciti nettamente ridimensionati dal primo turno) e un ultraconservatore con molti sostegni nella capitale, dove è sindaco. Il candidato moderato è l’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, 70 anni, deciso a favorire un’apertura economica e politica del Paese, come vorrebbero le classi più alte della società iraniana, spaventate dal pericolo di un ritorno verso un islamismo radicale, di cui è invece propugnatore la grande sorpresa del primo turno, il sindaco di Teheran, Mahmoud Ahmadinejad, simpatizzante del cosiddetto comunismo islamico’ che ha caratterizzato i primi anni della Repubblica khomeiniana, basata sulla nazionalizzazione dei principali apparati produttivi, e sostenuto dalle gerarchie religiose più conservatrici.
Al primo turno, nessuno dei due candidati si è neppure minimamente avvicinato alla soglia della maggioranza assoluta (nella storia dell’Iran contemporaneo non si era mai arrivati a un ballottaggio per l’elezione di un capo dello Stato): Rafsanjani ha ottenuto al primo turno il 21% dei voti, Ahmadinejad il 19,5%.