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IRLANDA: VESCOVI SU RAPPORTO STRAGE CLAUDY, CHOC PER COINVOLGIMENTO PRETE CATTOLICO

La Chiesa cattolica è “sempre stata costante nel condannare il male della violenza. E’ pertanto scioccante che un prete possa essere stato sospettato di essere coinvolto in una tale violenza”. Così in un comunicato congiunto il card. Sean Brady, arcivescovo di Armagh e mons. Seamus Hegarty, vescovo di Derry, commentano il rapporto pubblicato oggi dalla polizia dell’Irlanda del Nord circa il coinvolgimento di un prete cattolico, padre James Chesney, nella strage avvenuta il 31 luglio 1972 a Claudy nella contea di Londonderry. “L’attentato a Claudy, il 31 luglio 1972 – scrivono i vescovi -, è stato un crimine orrendo. Nel leggere il rapporto della polizia dell’Irlanda del nord, pubblicato oggi, non possiamo perdere di vista il terribile costo umano di questa atrocità. Nove persone sono morte, compresi i bambini. Molti sono rimasti feriti. L’intera comunità di un piccolo paese rurale è stata traumatizzata da un terribile attacco contro gente innocente”. “In una giornata come questa – proseguono i due vescovi -, è importante ricordare il dolore sofferto da migliaia di persone con il lutto, la perdita e il trauma” e “ci rendiamo conto che la pubblicazione di oggi dei dati del rapporto riporterà molti ricordi dolorosi e per questo vogliamo assicurare le nostre preghiere e la preoccupazione in questo momento”.Qualche tempo dopo l’attentato, padre Chesney è stato interrogato dall’allora vescovo di Derry, Neil Farren, e poi dal successore mons. Edward Daly. Entrambe le volte il sacerdote ha negato qualsiasi coinvolgimento. Del caso fu informato anche il card. William Conway, allora arcivescovo di Armagh. Nel 1978, Chesney è fu trasferito in una parrocchia nella contea di Donegal, dove morì nel 1980. Nel comunicato, i due vescovi irlandesi assicurano che tutto “il materiale in possesso alla Chiesa cattolica è stato dato alla polizia”. Ed aggiungono: “Questo caso avrebbe dovuto essere oggetto di indagine e risolto durante la vita di Padre Chesney. Se ci fossero state prove sufficienti per collegarlo ad attività criminali, avrebbe dovuto essere arrestato e interrogato al più presto, come chiunque altro. Siamo d’accordo con il mediatore della polizia che il fatto che questo non sia accaduto, ha ingiuriato ancor di più coloro che sono stati uccisi, feriti e tutte le vittime dei bombardamenti”. Nella nota, i vescovi assicurano che “la Chiesa cattolica non si impegnata a coprire” nulla e che “le azioni del card. Conway e di qualsiasi altra autorità della Chiesa non ha mai impedito la possibilità di arresto ed interrogatorio di padre Chesney”. La nota si conclude con un appello “a chiunque abbia informazioni in merito a questo crimine orribile a fornirle al Servizio di polizia dell’Irlanda del Nord”. (Sir)