Toscana

Piombino: Lucchini, istituzioni e sindacati chiedono certezze di risorse per il Corex

Obiettivo dell’incontro è stato quello di avviare tra gli enti interessati e le forze sociali la messa a punto di una piattaforma comune su cui basare le prossime iniziative e i rapporti con il governo, anche alla luce della recente disponibilità espressa direttamente proprio a Firenze ai rappresentanti dei lavoratori dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Consiglio Enrico Letta.

In primo luogo il presidente Rossi e tutti gli intervenuti hanno concordato di ribadire al governo la richiesta di una ulteriore durata del funzionamento dell’altoforno. Una misura necessaria, si è detto, per dare tempo e fiato alla ricerca di una soluzione complessiva per il futuro del polo siderurgico. Futuro che può passare da una forte integrazione tra la realizzazione del Corex, di un forno elettrico e il Polo di smantellamento navi sul quale si è lavorato in questi mesi.

Decisiva, in questa direzione, per mantenere livelli adeguati di occupazione diretta e indiretta, hanno sottolineato istituzioni e sindacati, è la realizzazione del Corex, essenziale per mantenere le produzioni e la siderurgia a Piombino. Per questo – si è detto – è fondamentale che il governo si impegni per garantire finanziamenti pubblici (circa un terzo del fabbisogno totale) a sostegno di questo impianto e che questo avvenga prima che venga dato il via al bando da parte del commissario.

Il presidente Rossi ha ribadito anche l’importanza della prospettiva di trasformare quello di Piombino in un porto dedicato alla rottamazione dei navigli dismessi, una prospettiva, ha aggiunto, su cui «siamo ben posizionati».

Istituzioni e sindacati chiederanno su questi punti un incontro urgente al governo, al premier Letta e al sottosegretario De Vincenti. Corex, forno elettrico, filiera della rottamazione: su questo «pacchetto» si fonderà dunque la piattaforma regionale. Con l’obiettivo di stringere i tempi. Perché, come ha detto un rappresentante sindacale nel corso dell’incontro a Firenze, «a Piombino siamo a uno spartiacque tra una vita dignitosa e la povertà per tutta la città e il comprensorio».