Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: ANGELUS, CONTRO LE MINE ANTIUOMO E LE TRAGEDIE DEL MARE

Un appello contro le mine antiuomo e per le vittime delle tragedie in mare: l’ha rivolto ieri Benedetto XVI all’Angelus. Il “4 aprile – ha ricordato – è stata celebrata la IV Giornata indetta dall’Onu per la sensibilizzazione sul problema delle mine antipersona. A dieci anni dall’entrata in vigore della Convenzione per la messa al bando di questi ordigni, e dopo la recente apertura alla firma della Convenzione per l’interdizione delle munizioni a grappolo, desidero incoraggiare i Paesi che non lo hanno ancora fatto a firmare senza indugio questi importanti strumenti del diritto internazionale umanitario, ai quali la Santa Sede ha dato da sempre il proprio appoggio”. Il sostegno del Papa anche a tutte le misure per “garantire la necessaria assistenza alle vittime di tali armi devastanti”. Il Pontefice ha parlato poi degli africani morti pochi giorni fa in mare, per raggiungere l’Europa: “Non possiamo rassegnarci a tali tragedie, che purtroppo si ripetono da tempo! Le dimensioni del fenomeno rendono sempre più urgenti strategie coordinate tra Unione europea e Stati africani, come pure l’adozione di adeguate misure di carattere umanitario, per impedire che questi migranti ricorrano a trafficanti senza scrupoli”. Necessario anche “l’aiuto della comunità internazionale” per affrancare le popolazioni africane “dalla miseria e dalle guerre”. Un saluto ai 150 delegati, che nei giorni scorsi hanno partecipato all’incontro internazionale sulle Gmg, organizzato dal Pontificio Consiglio per i laici. Lo ha rivolto ieri Benedetto XVI all’Angelus. “Comincia così – ha ricordato – il cammino di preparazione verso il prossimo raduno mondiale dei giovani, che avrà luogo nell’agosto 2011 a Madrid”, il cui tema sarà “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. “I giovani australiani – ha proseguito – consegneranno tra poco ai giovani spagnoli la Croce delle Giornate mondiali della gioventù, la croce pellegrina, che reca a tutti i giovani della terra il messaggio dell’amore di Cristo”. Questo “passaggio di testimone” assume un “valore altamente simbolico, con cui esprimiamo immensa gratitudine a Dio per i doni ricevuti nel grande incontro di Sydney e per quelli che vorrà concederci in quello di Madrid”. Così la Croce è passata dalle mani degli australiani agli spagnoli, distinguibili per le magliette rosse con il volto di Cristo, guidati dal card. Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid. Oggi la Croce, accompagnata dall’Icona della Vergine Maria, “partirà – ha detto il Papa – per la capitale spagnola, e là sarà presente alla grande processione del Venerdì Santo. In seguito inizierà un lungo pellegrinaggio che, attraverso le diocesi della Spagna, la riporterà a Madrid nell’estate 2011”.Sir