Vita Chiesa

CARITAS ITALIANA, PRESENTATO A FIRENZE UN DOCUMENTO VERSO IL CONVEGNO DI VERONA

«Fedele alla sua Parola. Testimonianza e libertà del cristiano comune»: la terza tappa del cammino della Caritas verso Verona, iniziato a Milano nel febbraio e proseguito a Fiuggi nel marzo scorso, approfondisce il tema del Convegno ecclesiale nazionale attraverso «la prospettiva della cultura». Lo ha spiegato monsignor Francesco Montenegro, presidente Caritas italiana, aprendo ieri a Firenze i lavori del seminario realizzato in collaborazione con la rivista «Il Regno».

«Nel nostro essere e fare Caritas – ha detto il vescovo presidente – ci sia sempre e anzitutto la volontà di essere Chiesa che non si rinchiude in un’introversa difesa della propria identità, ma vuole spendersi dentro la storia», «promuovendo opere e luoghi di accoglienza e condivisione e animando la comunità e il territorio per far crescere nell’ordinarietà della vita cristiana forme sempre più diffuse di responsabilità e di impegno: per la pace, la giustizia, la difesa e la cura della vita».

Padre Lorenzo Prezzi, direttore de «Il Regno», ha focalizzato il tema del seminario sulla figura del «laico comune, chiamato alla libertà e alla testimonianza, in fedeltà alla Parola» in un momento in cui all’interno della Chiesa si avverte la crisi del laicato. «Si potrebbe dire – ha sottolineato Prezzi – che oggi le nostre comunità sono più clericali di qualche decennio or sono» e che dall’insieme di attività come il Forum delle associazioni familiari, Retinopera o il Comitato Scienza & Vita «non sono nate nuove personalità laicali tali da imporsi al dibattito pubblico». C’è poi un altro elemento importante del quadro culturale e spirituale complessivo: il fatto che, a giudizio di padre Pezzi, «viviamo materialmente al di sopra delle nostre possibilità culturali e pensiamo razionalmente al di sotto delle nostre necessità spirituali».

Dopo la meditazione del biblista Piero Stefani su un brano di Geremia («Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore»), è stata la volta di Marcello Neri, della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, che ha affrontato il tema dei testimoni e della testimonianza attraverso il rapporto tra la figura e la storia di Gesù (il Testimoniato) e la vita cristiana come testimonianza. Due gli aspetti evidenziati: uno più teologico, l’altro più culturale. «Nel rapporto tra Gesù e la testimonianza cristiana, l’importante – ha spiegato il teologo emiliano – sono i destinatari della testimonianza, le loro condizioni di vita, le loro forme di comprensione», mentre «una Chiesa che coltiva il tema della testimonianza riesce a coltivare anche una testimonianza per l’ordine democratico, per la convivenza umana. L’attenzione al tema democratico permette alla democrazia di svilupparsi».

Per lasciare più spazio al dibattito è invece slittata ad oggi la relazione di Gianfranco Brunelli, vicedirettore de «Il Regno», chiamato a parlare di «Responsabilità e laicità della politica: una nuova stagione dell’ispirazione cristiana». Con lui interverranno Mauro Magatti, dell’Università cattolica, e Severino Pagani, della diocesi di Milano. La conclusione dei lavori intorno alle 17 con la Messa presieduta dal vescovo ausiliare di Firenze, monsignor Claudio Maniago.

Nel corso del seminario è stato anche presentato e discusso il documento frutto del lavoro fatto nell’anno pastorale 2005-2006 in preparazione al Convegno ecclesiale nazionale. Il programma d’attività, «solitamente piuttosto ricco di proposte di diverso tipo, ha subito – come si legge nel contributo illustrato ieri nel capoluogo toscano – una certa contrazione al fine di agevolare le Caritas diocesane nella partecipazione attenta, attiva e consapevole ai percorsi avviati dalle rispettive Chiese locali in vista di Verona. Anche la scelta di realizzare alcuni momenti di riflessione ad hoc è stata soprattutto finalizzata ad offrire alle Caritas diocesane strumenti e contenuti utili alla preparazione a livello locale». Il tutto «riconoscendo la centralità del Convegno ecclesiale per le Chiese in Italia».