Vita Chiesa

Card. Betori: «riconoscenti» a chi lavora o fa volontariato di notte

«Tutti sappiamo che non potremmo vivere senza una serie di servizi che ci sono indispensabili: dalla luce all’acqua, dalla sanità alla sicurezza. Ma – ha osservato – dietro a una civiltà che ci permette di fare tante cose c’è il servizio e il lavoro di tanti che restano nascosti e che sacrificano un tempo, che magari poteva essere dedicato alla famiglia o al riposo, a vantaggio di tutti. È anche grazie a loro che la società può essere più coesa e più attenta ai bisogni delle persone. Penso, ad esempio, ai malati negli ospedali: se non ci fosse un infermiere che veglia non potrebbero riposare con la sicurezza che qualcuno pensa a loro ed è pronto a intervenire, ma lo stesso vale anche per molte altre situazioni e professionalità». «Credo – ha concluso il porporato – che anche una trasmissione come questa rappresenti un gesto di vicinanza, un prendersi cura degli altri, un farsi accanto alle persone anche solo con una voce».