Vita Chiesa

Comunità Papa Giovanni XXIII, «Una Chiesa nelle periferie»

«Sapete qual è il più grande miracolo che ha compiuto don Oreste Benzi? Una Comunità che non teme di andare nelle periferie, aperta a tutti i poveri». Con queste parole Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha salutato l’Assemblea Internazionale della Comunità di don Benzi, che si è riunita oggi a Forlì. A salutarlo c’era una folla variegata di bambini, disabili, anziani, missionari provenienti da tutta Italia e da 40 paesi del mondo.

«Sono stati approvati tutti i nostri progetti di servizio civile.- ha annunciato Ramonda – A breve partiranno più di 300 giovani con noi. Faccio un appello a tutti i ragazzi: condividete con i poveri un anno di vita! E’ una proposta che vi cambia. Venite e vedrete».

Poi un accenno alla presenza a Forlì: «Qui abbiamo grandi progetti. Apriremo una scuola basata sulla pedagogia del gratuito, uno dei sogni di don Oreste; apriremo una casa di recupero per i detenuti. Su questo non lasciatevi strumentalizzare, non abbiate paura. Chi sceglie di fare un vero percorso di recupero, allora cambia vita e non delinque più».

Infine Ramonda ha rivolto un augurio ai fratelli musulmani che oggi iniziano il Ramadan: «Desideriamo collaborare per edificare un mondo migliore, senza violenza e dove regni l’amore di Dio».

La S. Messa è stata celebrata da don Fortunato Di Noto, Presidente di Meter, associazione contro la pedofilia: «Conservo un particolare ricordo di don Oreste, fu lui a dirmi “Tu fai una cosa che io non riuscirei a fare”. La sua fu una grande benedizione per me e per l’opera che portiamo avanti contro lo sfruttamento dei bambini. Don Oreste Benzi incarnava l’Eucaristia».