Vita Chiesa

Firenze, card. Betori: ricostruire il tessuto sociale della città

Rispettando la tradizione che vuole gli arcivescovi di Firenze indirizzare un messaggio alla città durante l’omelia della festa del patrono San Giovanni Battista, anche stamani, nel corso della Messa solenne in Santa Maria del Fiore, il cardinale Giuseppe Betori ha richiamato la recente visita del Papa a Barbiana con l’appello a raccogliere la fiaccola di don Lorenzo Milani: «Luce e pace» sono tra l’altro «i due poli di una missione che annunziata da Giovanni, compiuta in pienezza in Gesù, è affidata ora alla nostra responsabilità».

Per dirla con un’immagine legata ai social network, Betori ha invitato a «smettere di inseguire i “mi piace”, per ribadire, con la scuola di Barbiana: “I care”, “mi interessa”; anzi, mi fa pensare e mi costringe a prendere posizione, in modo responsabile e creativo. E se ai tempi di don Milani questo significò per lui affrontare il fenomeno epocale della trasformazione della società contadina in società industriale al fine di assicurare agli ultimi pienezza di dignità umana, oggi per noi, qui, concretamente, significa ridefinire il volto di una città che non può accettare di ridursi a uno spazio per turisti frettolosi, un centro disancorato dalle proprie periferie, abbandonate alla loro insignificanza, ma come una comunità solidale, parimenti attenta a tutti, in specie agli ultimi. La città ha bisogno di presenze vive, di istituzioni che sappiano valorizzare e promuovere contemporaneamente il loro portato culturale con la loro vocazione all’incontro tra gli uomini». «Per fare questo occorre – a giudizio dell’Arcivescovo di Firenze – ricostruire le relazioni nel tessuto sociale dei nostri territori, creando e sostenendo radici capaci di generare unità», «fino a un’economia di relazione, che a partire dalle piccole azioni sia in grado di creare sviluppo sociale, un tessuto di speranza, una solidarietà organica».

Ad accompagnare la liturgia sono intervenuti per la prima volta assieme i cori delle Voci bianche del Maggio musicale fiorentino e della Cattedrale di Firenze, i «Pueri cantores». E come sempre sono stati ricordati gli anniversari di sacerdozio.