Vita Chiesa

Francesco, Angelus: pace per Ucraina, Iraq e Lesotho

«In questi ultimi giorni – ha ricordato il Pontefice – sono stati compiuti passi significativi nella ricerca di una tregua nelle regioni interessate dal conflitto in Ucraina orientale, pur avendo sentito oggi delle notizie poco confortanti». Tuttavia, ha proseguito, «auspico che essi possano recare sollievo alla popolazione e contribuire agli sforzi per una pace duratura. Preghiamo affinché, nella logica dell’incontro, il dialogo iniziato possa proseguire e portare il frutto sperato. Maria, Regina della Pace, prega per noi». Il Santo Padre ha unito, inoltre, la sua voce «a quella dei vescovi del Lesotho, che hanno rivolto un appello per la pace in quel Paese»: «Condanno ogni atto di violenza – ha detto – e prego il Signore perché nel Regno del Lesotho si ristabilisca la pace nella giustizia e nella fraternità». Un pensiero poi al «convoglio di circa 30 volontari della Croce Rossa» partito per l’Iraq, nella zona di Dohuk, vicino a Erbil, «dove si sono concentrate decine di migliaia di sfollati iracheni»: «Esprimendo un sentito apprezzamento per questa opera generosa e concreta, imparto la benedizione a tutti loro e a tutte le persone che cercano concretamente di aiutare i nostri fratelli perseguitati ed oppressi. Il Signore vi benedica».

Al momento dei saluti, Papa Francesco ha rivolto un pensiero «al cardinale arcivescovo di Lima e ai suoi diocesani, che oggi inaugurano il XX Sinodo dell’arcidiocesi di Lima. Il Signore vi accompagni in questo cammino di fede, di comunità e di crescita». Nei saluti ai pellegrini provenienti dall’Italia e da diversi Paesi, il Pontefice ha ricordato in particolare il gruppo dei brasiliani, gli studenti della scuola S. Basilio Magno di Presov, nella Slovacchia, i fedeli di Sulzano (Brescia), Gravina di Puglia, Castiglion Fiorentino, Poggio Rusco (Mantova), Albignasego (Padova), Molino di Altissimo (Vicenza), i ragazzi della cresima di Matera, Valdagno e Vibo Valentia. Ha poi fatto riferimento al fatto che oggi è «la ricorrenza liturgica della Natività della Madonna». «Sarebbe il suo compleanno – ha precisato -. E cosa si fa quando la mamma fa la festa di compleanno? La si saluta, si fanno gli auguri…». Di qui l’invito: «Ricordatevi, dal mattino presto, dal vostro cuore e dalle vostre labbra, di salutare la Madonna e dirle: ‘Tanti auguri!’. E dirle un’Ave Maria che venga dal cuore di figlio e di figlia. Ricordatevi bene!». Infine, ha chiesto di pregare per lui.