Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: cristiani vanitosi sono «bolla di sapone»

Il vanitoso «vive per apparire», perché la vanità è «vivere per apparire, vivere per farsi vedere». Lo ha detto il Papa, che nell’omelia della Mesa celebrata oggi a Santa Marta si è soffermato sul Libro del Qoelet, oggetto della prima lettura, per spiegare come vive il vanitoso, che dice: «‘Ma guarda, io do questo assegno per le opere della Chiesa’ e fa vedere l’assegno; poi truffa dall’altra parte la Chiesa. Ma fa questo il vanitoso: vive per apparire. E la vanità è così: è vivere per apparire, vivere per farsi vedere». «Quanti cristiani vivono per apparire», ha esclamato il Papa: «La vita loro sembra una bolla di sapone. È bella la bolla di sapone! Tutti i colori ha! Ma dura un secondo e poi che? Anche quando guardiamo alcuni monumenti funebri, pensiamo che è vanità, perché la verità è tornare alla terra nuda, come diceva il Servo di Dio Paolo VI. Ci aspetta la terra nuda, questa è la nostra verità finale. Nel frattempo, mi vanto o faccio qualcosa? Faccio del bene? Cerco Dio? Prego? Le cose consistenti. E la vanità è bugiarda, è fantasiosa, inganna se stessa, inganna il vanitoso, perché prima fa finta di essere, ma alla fine crede di essere quello, crede. Ci crede. Poveretto!».

Poi Papa Francesco ha citato i padri egiziani del deserto, che «dicevano che la vanità è una tentazione contro la quale dobbiamo lottare tutta la vita, perché sempre ritorna per toglierci la verità». «È come la cipolla», ha spiegato il Papa: «Tu la prendi e cominci a sfogliare – la cipolla – e sfogli la vanità oggi, un po’ di vanità domani e tutta la vita sfogliando la vanità per vincerla. E alla fine stai contento: ho tolto la vanità, ho sfogliato la cipolla, ma ti rimane l’odore in mano». «Chiediamo al Signore la grazia di non essere vanitosi, di essere veri, con la verità della realtà e del Vangelo», la preghiera finale del Santo Padre.