Lettere in redazione

11 settembre, quella coincidenza con il 1683

Ho letto con interesse il consistente commento di Franco Cardini sul tema 11 settembre e dintorni (11 settembre, nove anni dopo «risposte zero»). L’ampiezza e varietà delle argomentazioni, proposte da un’autorevole firma, sono al di là della mia capacità di valutazione: alcune mie perplessità sono – appunto – mie, legate ai miei limiti. Una però la segnalo dal punto di vista storico. Infatti, la data dell’11 settembre mi suggerisce una possibile lettura non banale. L’11 settembre 1683 – se non ricordo male – Vienna, assediata da due mesi dai centomila uomini e i 300 cannoni del gran-visir Kara Mustafa, stava per capitolare. Ma il 12 mattina l’esercito di soccorso dei principi cristiani, giunto e schierato appena in tempo, attaccò gli assedianti e alle tre del pomeriggio li aveva messi in rotta. Il 12 settembre 1683 segnò perciò l’arresto della plurisecolare marcia di conquista nel nome dell’Islam dell’Europa cristiana, al culmine della sua avanzata verso Roma.11 settembre: casuale coincidenza, o segnale di un disegno interrotto che si vorrebbe rimettere in marcia? Lettera firmataFirenze

L’accostamento tra l’11 settembre del 1683 e l’attentato alle Torri gemelle è stato proposto, alcuni anni fa, dallo studioso cattolico americano Michael Novak e rilanciato anche in Italia da un articolo di Paolo Mieli sul «Corriere della Sera» («Il primo 11 settembre: Vienna, 1683», 6 settembre 2009). La coincidenza tra le due date è certamente suggestiva, ma non riesco a vederci un «disegno interrotto». L’11 settembre 1683 (anzi, in verità, il 12 settembre) segnò la fine dell’espansione turca verso Occidente (favorita peraltro da un re «cattolico», Luigi XIV, in chiave anti austriaca). Nel 2001 il terribile attentato alle «Twin Towers» ha mostrato la fragilità della maggiore potenza mondiale di fronte ad un attacco terroristico di matrice islamica. Del resto l’11 settembre son capitate tante cose «notevoli» nel corso dei secoli, dalla sconfitta di William Wallace a Stirling Bridge (1297), al golpe di Pinochet in Cile (1973), dalla battaglia di Malplaquet nella guerra di successione spagnola (1709), all’inizio del mandato britannico in Palestina (1922).

Claudio Turrini