Giovanni Paolo II
20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II: il ricordo della Fondazione che porta il suo nome
La visione del papa santo: la solidarietà come criterio ispiratore della cooperazione internazionale

“Sono trascorsi venti anni da quando ci ha lasciato Giovanni Paolo II. Anche oggi il suo pensiero, che ha ispirato questa Fondazione a lui intitolata, ci interpella”. Così si legge nella nota diffusa oggi dalla Fondazione Giovanni Paolo II, organizzazione nata in Toscana che opera in diverse zone della Terra Santa e del Medio Oriente.
Nel suo discorso al vertice mondiale sull’alimentazione promosso dalla FAO il 10.06.2002, Papa Wojtyla diceva: “Oggi più che mai si impone l’urgenza che, nei rapporti internazionali, la solidarietà diventi il criterio ispiratore di ogni forma di cooperazione, nella consapevolezza della destinazione universale dei beni che Dio creatore ci ha affidato”. “Su questo – si legge nella nota – la Fondazione Giovanni Paolo II si impegna quotidianamente in tutti i luoghi in cui è presente, dalla Palestina al Libano, dalla Giordania al Senegal, dall’Iraq ai progetti portati avanti in Italia. Perché lo sviluppo non è solo questione economica: è giustizia, è pace, è libertà per ognuno. È una scelta concreta per una vita più umana”.
“La nostra Fondazione – conclude il comunicato – nasce da questa visione, chiamata ogni giorno a costruire percorsi di liberazione e speranza nei Paesi in cui operiamo, al fianco dei più vulnerabili, dando loro sostegno materiale, ma soprattutto creando opportunità e futuro. Oggi più che mai l’insegnamento di Papa Wojtyla ci sprona a fare di più. A fare meglio. Ci sprona a impegnarci per un futuro giusto per tutti”.