Cultura & Società

60ª Giornata mondiale comunicazioni sociali: Aiart, “un tema che riporta al centro l’umano”

L’associazione cittadini mediali commenta il senso del tema scelto da papa Leone

“Un tema che riporta al centro l’umano come agente primario capace di guidare i nuovi orizzonti virtuali alla luce di una comunicazione sociale e non solo ‘social’”. È questo per l’Aiart, l’associazione cittadini mediali, il senso autentico del tema “Custodire voci e volti umani” scelto da Leone XIV per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2026.

“Un invito affinché il volto dell’altro non diventi immaginario evanescente e fugace, ma luce; e la voce non sia semplice suono altro, confuso nella babele del web, bensì eco dell’amore – sottolinea in una nota l’Aiart –. Una richiesta ben precisa a spalancare il nostro sguardo all’altro e a raddrizzare le orecchie del cuore ai valori più profondi della comunicazione: consolazione, prossimità, incontro e comunione”.
Perché “nel custodire l’altro nella sua manifestazione esteriore (volto/voce)”, “finiamo per custodire e costruire la nostra interiorità. La comunicazione siamo noi, sembra dirci Papa Leone con la scelta di un tema che ci sprona a concentrarci sull’importanza di salvaguardare l’empatia e la responsabilità morale di fronte ai nuovi scenari digitali”.

Per questo motivo, conclude l’Aiart, “emerge la fondamentale importanza di acquisire pensiero critico e alfabetizzazione mediatica: i pilastri fondanti del nostro lavoro, che unisce alle radici cattoliche del nostro agire, anche la convinzione che non sia mai troppo tardi per nessuno fare sì che queste immense possibilità offerte, restino strumenti e non sostituti”.