All’Istituto Pio X Artigianelli, in via dei Serragli, sabato 26 maggio nell’anniversario della morte del santo della gioia, San Filippo Neri, che qui ebbe i natali il 21 luglio del 1515. Una cerimonia in onore del grande educatore per l’inaugurazione e la benedizione da parte del Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, del ritrovato «Pozzo di San Filippo» nel cortile dell’Istituto, dell’opera in scagliola con il ritratto del Santo e i simboli dall’antico labaro in seta, restaurato per l’occasione e anch’esso in mostra alla quale ha partecipato la comunità parrocchiale stretta intorno a don Gianfranco Rolfi, parroco di San Felice in Piazza e presidente dell’Istituto, insieme ai Padri Oratoriani di Firenze. Ad allietare l’evento le musiche eseguite dai giovani della Scuola di Musica dell’Oratorio di S. Filippo Neri, alcune delle quali composte dal Santo, nel pieno spirito dell’Oratorio che era un autentico laboratorio musicale. «Tutto è avvenuto per un caso fortuito – ha raccontato don Rolfi – mentre stavamo facendo dei lavori il terreno in questo punto ha iniziato a franare ed ecco che abbiamo iniziato delle indagini che hanno portato alla luce la presenza di un pozzo coibentato profondo dieci metri di cui non esisteva più la parte in superficie. Adesso le pareti sono in cristallo, i sei pannelli sono destinati ad ospitare degli episodi della vita di San Filippo Neri,a colori, in modo che chi entra può subito prenderne visione».Dopo la benedizione del pozzo detto anche «Pozzo di San Filippo alle Convertite» e di cui si racconta che i malati ne bevessero l’acqua per recuperare la salute, è stato liberato il drappo di seta gialla che copriva l’opera in scagliola del maestro Gerardo Cammarota per la benedizione. Un’opera in cui è stata riprodotta, in alto, l’effigie del santo, insieme ai simboli dell’Istituto fiorentino e le sue attività , la tipografia, il fabbro, con il motto «Il viver si misura dall’opre e non dai giorni» ripresa dall’antico stendardo in seta restaurato. Il magnifico stendardo ricamato, lavorato in seta e oro, fu offerto all’Istituto, allora diretto da Padre Angelocola, nel 1913 da un comitato di «signore patronesse» cui facevano parte numerose nobildonne, su disegno del Padre Michelini, ricamo eseguito sotto la direzione della signora Elvira Capperi. Lo stendardo venne inaugurato all’Istituto Pio Artigianelli per una nuova Festa, la Processione del Corpus Domini «Era la prima volta – si legge in un documento dell’epoca – che Gesù in forma solenne prendeva possesso dell’Opera Sua portato in trionfo ne vasti cortili dell’Istituto adorni di piante e di fiori, preceduto dai 37 bambini della I° Comunione, circondato da una folla grande di fedeli e da tutti i 400 alunni grandi e piccoli del Ricreatorio, del Dopo-Scuola, delle Officine e del Circolo. Certo, fra le mura di quest’Opera provvidenziale, non s’era mai visto spettacolo più commovente!» Una storia importante quella dell’Istituto Pio X Artigianelli per l’intera città di Firenze e in particolare per il suo quartiere, un impegno che non si ferma e che ancora oggi prosegue nella strada segnata dal Santo del sorriso.