Italia
SCUOLA: 2.500 A MARCIA BARBIANA PER DIFENDERE QUELLA PUBBLICA
Sono stati circa 2.500 i partecipanti alla quinta edizione della “Marcia di Barbiana – Una nuova speranza per la scuola di tutti” svoltasi ieri in Mugello e alla quale ha partecipato anche il neo ministro alla Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Agli organizzatori e ai partecipanti è arrivato anche un messaggio del presidente della Camera Fausto Bertinotti, che sarà in visita istituzionale a Barbiana e in Mugello il prossimo 5 giugno.
In tanti, anche quest’anno, hanno voluto percorre i cinque chilometri da Vicchio a Barbiana, nel nome di don Lorenzo Milani (morto nel 1967 a soli 44 anni) e a sostegno della scuola pubblica. Tra gli altri erano presenti anche l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia Matteo Renzi, il vicesindaco e assessore del Comune di Firenze, Giuseppe Matulli e l’assessore Daniela Lastri, il sindaco di Vicchio Elettra Lorini, rappresentanti delle amministrazioni comunali del Mugello e della provincia fiorentina. Presenti anche i senatori Ds Andrea Ranieri, responsabile nazionale scuola ds e Vittoria Franco.
Ma i protagonisti della marcia sono stati i moltissimi insegnanti e rappresentanti sindacali arrivati un po’ da tutta Italia ed anche ex allievi come l’ex presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, uno dei ragazzi di Barbiana che partecipò alla scrittura di “Lettera a una professoressa”, il più famoso libro di don Milani uscito nel 1967. “Vogliamo ripartire da qui – ha sottolineato il sindaco di Vicchio Elettra Lorini – per recuperare i valori forti alla base dell’esperienza della scuola di Barbiana e riattualizzarli per cercare le risposte ai nuovi bisogni di equità e di sviluppo della persona che ci pongono i nostri ragazzi, futuri ‘cittadini sovrani’ di un mondo diverso da quello che aveva conosciuto don Lorenzo, ma non per questo insensibili all’intensità del suo messaggio”. Per il sindaco di Vicchio il 40/o anniversario di “Lettera a una professoressa” servirà ad “alimentare la nostra capacità di gente appassionata della scuola, di definire proposte, nutrire il confronto, progettare il futuro per la scuola ‘di tutti e di ciascuno'”.(ANSA).