TSD Arezzo

Cantarelli, cassintegrati: “Cerchiamo di sopravvivere con 600euro al mese”

E’ un dramma sociale che rischia nei prossimi mesi di peggiorare ulteriormente. Sul fronte del lavoro in Toscana secondo uno studio della Cgil dall’inizio del 2016 oltre diecimila lavoratori rimarranno senza alcun tipo di entrate. E da qui alla fine del 2016 resteranno senza alcuna entrata circa 4mila lavoratori al mese. Un allarme che riguarda anche la provincia di Arezzo. E dietro alla freddezza dei numeri ci sono storie di persone, famiglie che faticano ad andare avanti, come i 120 cassintegrati della ditta Cantarelli, che hanno deciso di lanciare il loro grido di dolore scrivendo una lettera aperta. “Invisibili e dimenticati da tutti. Così possiamo definirci, mentre prendiamo atto che noi appartenenti alle maestranze in cassintegrazione della ditta Cantarelli di Rigutino-Terontola – ben 120 persone! – sembriamo non esistere nelle cronache. E’ una situazione – prosegue la lettera – fatta di incredibili problemi come: mancata 13^ del 2014; mancata mensilità di gennaio 2015; mancata 1^ settimana del febbraio 2015; dall’aprile di quest’anno cassa integrazione mai arrivata, se non fosse per lo sportello anticrisi della Provincia che ne anticipa una parte (circa l’80%); ammortizzatori sociali non scattati o in ritardo. Tutto ciò ha provocato a noi e alle nostre famiglie una situazione economica a dir poco disastrosa. Un disagio sempre maggiore – concludono nella lettera aperta i 120 cassintegrati – che si alimenta del fatto di apparire privo di alcuna prospettiva, mentre cerchiamo di sopravvivere con l’equivalente di circa 600 euro al mese”.

Servizio di Michele Francalanci

TSD Notizie del 17 novembre 2015